A partire dal 2023 ciascun produttore di smartphone e tablet potrebbe essere costretto ad applicare ai propri dispositivi un’etichetta che indichi l’indice di riparabilità. La Commissione Europa sta infatti lavorando su un pacchetto normativo col lo scopo di ridurre i rifiuti RAEE prodotti ogni anno.

In arrivo un indice di riparabilità per smartphone e tablet Android?

Non solo caricabatterie universale a partire dal 2022 (una proposta che Apple non ha in particolare gradito), ma anche un indice di riparabilità che stabilisce quanto è semplice riparare un determinato dispositivo elettronico, compresi smartphone e tablet Android. Questo è quello a cui sta lavorando la Commissione Europea, con l’obiettivo di lanciare il tutto per il 2023 (in Francia sono partiti in anticipo con qualcosa di simile).

L’idea è quella di permettere agli utenti di conoscere quanto facilmente possano essere riparati smartphone, tablet e altri dispositivi: una riparazione facile e (solitamente) meno costosa permetterebbe di allungare il ciclo di vita di questi ultimi, contribuendo a ridurre la quantità di rifiuti elettronici prodotti ogni anno.

La Commissione Europea vorrebbe rendere obbligatorio l’indice di riparabilità a partire dal 2023, coi produttori che dovrebbero essere obbligati a indicare un valore da A (riparabile più facilmente) a G per ognuno dei propri device, smartphone inclusi. Quali sono i criteri che dovrebbero stabilire questo indice di riparabilità? In base a quanto dichiarato dai rappresentanti della Commissione dovrebbero contribuire i seguenti punti:

  • quante fasi di lavoro sono necessarie per sostituire componenti come la batteria, il display, la fotocamera o il microfono (in particolare i primi due, che sono i più comuni)?
  • per la sostituzione sono necessari strumenti speciali?
  • i consumatori possono acquistare in modo autonomo i ricambi oppure il produttore li mette a disposizione solo tramite la rete di assistenza?
  • gli elementi di fissaggio sono riutilizzabili? (In questo caso l’uso di colla è fortemente penalizzante)
  • le istruzioni per la riparazione sono disponibili anche per i consumatori o solo per i centri assistenza?

Non sembra essere preso per ora in considerazione il prezzo. La Commissione ha infatti dichiarato che quest’ultimo potrebbero variare da Paese a Paese e cambiare nel corso del tempo, mentre l’indice di riparabilità vuole essere un parametro immutabile. Sarà interessante vedere se verrà fatto qualcosa di concreto per quanto riguarda l’effettiva disponibilità a “lungo” termine dei pezzi di ricambio e gli aggiornamenti (perlomeno quelli di sicurezza): si tratta di aspetti che potrebbero essere considerati all’interno della normativa.

Sareste d’accordo con l’introduzione di un punteggio che definisca l’indice di riparabilità di smartphone e tablet? Fateci sapere la vostra.

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