Sono passate poche ore da quando Google ha deciso di rendere ufficiali i suoi nuovi smartphone a marchio Pixel, e tra interviste e conferme ormai sappiamo già moltissimo su ciò che ci aspetta il prossimo autunno, data di lancio sul mercato.

Dopo aver visto le immagini ufficiali, pubblicate direttamente dalla casa di Mountain View su Twitter e non solo, e la conferma della presenza del processore proprietario in sviluppo da diversi anni, è arrivato il momento di iniziare a stilare una prima scheda tecnica dei prodotti e soprattutto capire su quali mercati arriveranno. Il comportamento di Google in tal senso è stato spesso altalenante, basti pensare che i Pixel 4, 4 XL e 4a sono arrivati in Italia mentre Pixel 4a 5G e Pixel 5 no, la domanda è quindi lecita: Google Pixel 6 Pro e Google Pixel 6 arriveranno in Italia?

Google Pixel 6 Pro e Google Pixel 6 arriveranno in Italia?

Nel momento in cui scriviamo, una risposta ufficiale non c’è ancora di conseguenza possiamo semplicemente trarre delle prime conclusioni. Innanzitutto possiamo dire che nessun quotidiano italiano è stato informato in anticipo di questo annuncio, cosa che invece è capitata soprattutto in America dove giornali e Youtuber (come MKBHD) hanno avuto il tempo di preparare i loro contenuti da pubblicare a fine embargo (alle ore 18:00). In secondo luogo possiamo analizzare il Google Store dove attualmente una immagine lampante che preannuncia l’arrivo dei Google Pixel 6 è presente in USA, Canada, Australia, UK, Francia, Germania, Giappone, e Taiwan. Sul Google Store Italia al contrario non c’è ancora niente e questo ovviamente riduce di molto le possibilità di vederli arrivare da noi.

Un barlume di speranza resta nel menu di navigazione: portando il mouse alla voce “Telefoni” è infatti comparsa la voce “Pixel 6 Phones (coming Fall 21)” che però, se cliccato, non porta da nessuna parte. Errore non voluto o semplicemente ritardi nella pubblicazione della pagina sui Pixel 6?

Insomma, la risposta resta ancora aperta, non ci resta che aspettare di capire cosa succederà nelle prossime ore. Una cosa è certa: Google ha confermato ai colleghi di TheVerge che questi prodotti saranno molto importanti e l’azienda investirà molto in marketing per farli conoscere.

Google Pixel 6 Pro e Google Pixel 6: prime specifiche tecniche

Come è normale che sia i prossimi Google Pixel 6 Pro e Google Pixel 6 saranno gli smartphone che porteranno sul mercato, per primi, il nuovo sistema operativo Android 12 con tanto di Material You, ovvero la nuova personalizzazione software made by Google che si adatta in base allo sfondo impostato. Questi due smartphone però avranno un altro compito: far conoscere a tutti il nuovo processore proprietario a cui la casa sta lavorando da oltre 4 anni ovvero Google Tensor (che abbiamo iniziato a conoscere nei mesi scorsi col nome in codice Whitechapel).

Altre specifiche tecniche al momento già note sono il display, da 6,4 pollici ma soprattutto coi bordi piatti su Google Pixel 6, curvo e da 6,7 pollici su Google Pixel 6 Pro con anche ovvie differenze in termini di refresh rate: 90 e 120 Hz. Sotto al display non mancherà il sensore di impronte digitali per lo sblocco sicuro.

Caratteristica poi interessante, su cui i rumor si erano decisamente divisi, è il sensore ottico zoom a periscopio della versione Pro: avrà infatti un ingrandimento insolito: 4x.

Infine ma non per meno importanza, torna una capsula auricolare standard al posto dello speaker a conduzione che avevamo visto su Google Pixel 5 (di qualità, certo, ma poco efficace in ambito altoparlante stereo). Per fare un riepilogo veloce:

Specifiche Pixel 6 Pixel 6 Pro
OS Android 12 Android 12
Processore Google Tensor
Titan M2
Google Tensor
Titan M2
Display 6.4″ piatto FHD OLED
90Hz
6.7″ curvo QHD OLED
120Hz
Fotocamere Posteriore: grandangolare, ultra-grandangolare Posteriore: grandangolare, ultra-grandangolare, 4x zoom
Batteria “All day” “All day”
Altro Sensore di impronte sotto al display Sensore di impronte sotto al display

Novità Software grazie al nuovo processore proprietario

Il grande pregio di poter lavorare sia sull’hardware che sul software (Apple insegna con i suoi iPhone prima, e i Macbook M1 adesso) è la possibilità di sviluppare nuove funzionalità. Per esempio, stando alle demo mostrate ai colleghi oltreoceano, Google sembra aver trovato una soluzione per dire basta ai volti sfocati nelle fotografie. La soluzione consisterebbe nello scattare contemporaneamente due fotografie: una con la fotocamera principale ed una con la ultra grandangolare, con però un minor tempo di scatto. In questo modo qualora la foto principale risultasse sfocata, tramite intelligenza artificiale potrà essere corretta basandosi su quella ultra-grandangolare.

In più Live Translate dovrebbe essere capace di tradurre automaticamente il parlato di audio e video. Purtroppo al momento non ci sono ancora risultati visibili di ciò ma potrebbero essere condivisi nelle prossime settimane dall’azienda, se non altro per far galoppare l’interesse mediatico verso questi nuovi prodotti.