Da quando Huawei ha subito il ban commerciale dal governo statunitense e ha iniziato a dover fare i conti con l’impossibilità di proseguire i propri rapporti con varie aziende USA, prima fra tutte Google, ha avviato un durissimo lavoro per realizzare un ecosistema autonomo che potesse essere in grado di garantire ai propri utenti una valida alternativa ai Google Mobile Services.

E nel giro di un anno effettivamente il colosso cinese è riuscito a creare un ecosistema convincente, forte di uno store di app mobile che giorno dopo giorno si arricchisce di titoli importanti (incluse le tanto ricercate applicazioni bancarie) e di vari servizi che vanno dalla multimedialità alle utility, come ad esempio Huawei Pay.

Ebbene sì, anche Huawei ha realizzato negli scorsi anni una propria piattaforma per i pagamenti in mobilità, servizio che nelle ultime ore ha fatto il proprio esordio ufficiale in Germania.

Huawei Pay, un servizio con qualche limite

A differenza del più popolare Google Pay, la soluzione di pagamenti mobile di Huawei non si basa sulla connettività NFC ma su un sistema di codici a barre piuttosto semplice con Bluecode (che peraltro pare essere un servizio ancora poco supportato in Germania): ciò, tuttavia, comporta lo svantaggio di dovere aprire un’altra applicazione, oltre alla necessità di scansionare l’apposito codice a barre alla cassa.

In sostanza, invece di limitarsi ad avvicinare lo smartphone al dispositivo del negozio, come avviene con Google Pay, gli utenti Huawei devono compiere qualche attività in più.

Niente di trascendentale, ovviamente, ma ciò non toglie che il sistema sia un po’ meno immediato e comodo e resta sempre più di qualche dubbio sulla effettiva possibilità che anche le attività più piccole decidano di dotarsi di ciò che serve (soprattutto il sistema Bluecode) per offrire ai propri clienti questa soluzione di pagamento mobile alternativa.

Huawei Pay arriverà presto anche nel nostro Paese?