HarmonyOS, il sistema operativo proprietario che Huawei si aspetta di portare su almeno 100 milioni di dispositivi entro il 2021, è stato oggetto di una approfondita indagine che ci ha dato modo di scoprire interessanti novità su di esso.

Nato come conseguenza del ban USA e da poco entrato in fase di beta su alcuni device della compagnia, la compagnia ha sempre indicato l’OS come il frutto genuino del team di sviluppo Huawei e più volte descritto come un OS distinto da Android e iOS (ad oggi i sistemi operativi mobile per eccellenza).

Sono poche le differenze con Android

In realtà si è scoperto che HarmonyOS non è altro che un fork di Android 10, in cui la maggior parte dei riferimenti all’OS di Google sono stati rimossi per far posto invece al branding “HarmonyOS”. Durante il lavoro investigativo svolto sulla beta dell’OS di Huawei, sono venute alla luce alcune informazioni piuttosto importanti:

  • per ricevere l’accesso come sviluppatore sono necessari una serie di controlli che prevedono l’invio della copia del passaporto, informazioni personali e gli estremi della carta di credito;
  • la beta dell’OS viene trasmessa in streaming al proprio device da un telefono che esegue la beta in Cina.

Difficile prevedere se questa estrema somiglianza ad Android 10 sia unicamente circoscritta alla fase di beta testing o se l’elemento fondativo dell’OS proprietario ruoti proprio attorno al suo stretto legame con l’OS di Google, in ogni caso è probabile che dal punto di vista dell’utente questa similarità venga vista un punto a favore che il contrario. A questo link di Ars Technica sono presenti tante interessanti scoperte su HarmonyOS.

Cosa ne pensate di queste scoperte? Vi aspettavate un OS inedito o la sua somiglianza con Android era per voi un aspetto scontato? Fatecelo sapere nei commenti qui in basso.

Aggiornamento

In merito alle conclusioni di Ars Tecnica, Huawei ha rilasciato uno statement che riportiamo integralmente:

Costruito sulla tecnologia distribuita di Huawei, HarmonyOS è un sistema operativo totalmente nuovo progettato unicamente intorno alle necessità di un futuro dove i dispositivi IoT sono progettati per coesistere e dialogare in modo massiccio. Può essere distribuito on-demand su un’ampia varietà di dispositivi, e adattarsi in modo flessibile a diverse risorse hardware e requisiti applicativi.
Pur garantendo che tutte le regole open-source applicabili siano rigorosamente rispettate, HarmonyOS sfrutta un gran numero di risorse open-source di terze parti, tra cui Linux, per accelerare lo sviluppo di un’architettura completa. Attingendo al codice open source di AOSP (Android Open Source Project), il quadro applicativo distribuito di HarmonyOS può coesistere con il quadro applicativo AOSP e supportare entrambe le API AOSP e HarmonyOS per offrire agli utenti la stessa esperienza di smartphone e tablet di prima e le esperienze differenziali cross multi-device. Anche se alcuni elementi dell’interfaccia utente di EMUI 11 sono mantenuti nell’attuale beta per sviluppatori, HarmonyOS sarà lanciato con una nuova interfaccia utente insieme ai prossimi smartphone Huawei. Il programma beta per sviluppatori è ancora in corso, e siamo lieti di ricevere qualsiasi feedback dagli sviluppatori e dai partner che lavorano al nostro fianco per dare vita alla nostra visione di tutti gli scenari.

Per maggiori dettagli è disponibile il keynote HarmonyOS a questo link https://youtu.be/275SbUFW7BY?t=2034