Samsung nei guai per la vicenda Galaxy Note 4: dopo la decisione del Tar del Lazio che ha confermato la multa inflitta dall’Antitrust, il Codacons ha deciso di pubblicare un modulo con il quale i consumatori coinvolti possono chiedere un giusto risarcimento al produttore.

Il Tar conferma l’obsolescenza programmata per Samsung Galaxy Note 4

Il Tar del Lazio ha confermato che l’invito da parte di Samsung ad aggiornare Galaxy Note 4 ad Android 6.0 Marshmallow nel maggio 2016 fosse illegittimo, in quanto non informava il consumatore della perdita di prestazioni e di funzionalità del dispositivo. L’AGCM aveva stabilito che si trattasse di una pratica commerciale scorretta, che alla fine costringeva i possessori a cambiare telefono: secondo quanto riportato, gli utenti sono stati convinti a installare il nuovo sistema operativo con insistenti richieste, ma quest’ultimo ha provocato gravi disfunzioni e riduzione di prestazioni, senza possibilità di tornare indietro.

Samsung aveva presentato ricorso, ma con la sentenza nr. 656/2021 il Tar si è pronunciato rigettando quest’ultimo e confermando l’illiceità delle condotte da parte dell’azienda sud-coreana. Per questo il Codacons mette a disposizione di coloro che hanno acquistato un Samsung Galaxy Note 4 precedentemente al maggio 2016 (data di lancio dell’aggiornamento incriminato) la diffida da inoltrare al produttore per la richiesta di risarcimento danni.

Non sono dunque bastati a Samsung la riparazione gratuita e il voucher da 300 euro messi a disposizione a inizio 2019 ai clienti colpiti da problemi.

Come richiedere un risarcimento a Samsung

Se avete acquistato un Samsung Galaxy Note 4 prima del maggio 2016 potete scaricare gratuitamente il modulo messo a disposizione dal Condacons per la richiesta di risarcimento, compilarlo con i vostri dati e inviarlo.