Il Moto 360 è morto, lunga vita al Moto 360! Potrebbe essere questo il motto che si cela dietro la rinascita di uno smartwatch con Wear OS che, nel bene e nel male, ha scritto la storia dei primi wearable muniti dell’OS sviluppato da Google. Dapprima visto come il punto di riferimento per quanto riguarda gli smartwatch, il vecchio Motorola Moto 360 ha dovuto cedere il passo ad aziende con una visione più lungimirante verso il panorama dei wearable.

La nuova generazione di Moto 360 è powered by eBuyNow, ovvero un’azienda con un’esperienza decennale nel settore che si occuperà dello sviluppo e della produzione del Moto 360 2019. Questa, infatti, tramite una partnership con Motorola, ha potuto prendere in mano il nome e le fattezze dell’iconico orologio digitale per dargli nuova vita.

Malgrado il design sembri uguale in tutto e per tutto, in realtà registriamo una importante novità rispetto alla vecchia linea di smartwatch: l’assenza della tacca nella porzione inferiore del quadrante circolare.

Design a parte – che per correttezza di informazione indichiamo come ricercato e pulito come i vecchi smartwatch di Motorola con cassa in acciaio inossidabile -, il Moto 360 2019 si basa sul classico Qualcomm Snapdragon Wear 3100, con 1 GB di RAM, 8 GB di storage interno, impermeabilità fino a 3 ATM, sensore HR per il battito cardiaco e display OLED circolare da 1,2 pollici con risoluzione di 390 x 390 pixel (327 PPI) con modalità always-on.

Il Moto 360 2019 monta una batteria da 355 mAh che è in grado di garantire un giorno intero di utilizzo e di raggiungere il 100% di ricarica dopo appena un’ora. Lo smartwatch sarà disponibile a partire dal prossimo dicembre con i pre-ordini attivi già dal 12 novembre e verrà commercializzato tramite il sito ufficiale nelle colorazioni oro rosa, grigio acciaio e “phantom black” al prezzo di 349 euro.

Ultima considerazione sul comparto hardware: siamo lieti che il Moto 360 2019 monti 1 GB di RAM. Prodotti come il nuovo Kate Spade Sport Smartwatch sollevano parecchi dubbi sull’effettiva usabilità dell’OS quando affiancato da un quantitativo di RAM inferiore al giga.

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