Iliad è stata condannata dal Giurì della Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria per le inottemperanze a precedenti decisioni legate ad alcune pubblicità, giudicate ingannevoli.

Il Giurì è tornato sul caso Iliad dopo le pronunce precedenti. Secondo quanto riporta l’istanza, l’operatore non si è adoperato per adeguare il sito e le pubblicità alle precedenti disposizioni: alcune risultano infatti in contrasto con il Codice di Autodisciplina pubblicitaria, sia perché le offerte sono limitate a un certo numero di clienti (il cui ammontare residuo è impossibile conoscere, pron. n.78/2018) sia perché continuano a non essere comunicati in modo adeguato i limiti territoriali di copertura 4G e 4G+ (pron. 82/2018).

Più precisamente, nell’istanza possiamo leggere che:

  • le pubblicità di Iliad “6,99” (visibile fino al 3 gennaio) e “4,99” sono inottemperanti alla decisione n.78/2018, “quanto alla relazione dell’offerta al raggiungimento delle dimensioni previste dalla platea dei destinatari“;
  • la pubblicità televisiva di Iliad è inottemperante alla decisione n. 82/2018, a causa della insufficiente indicazione dei limiti dell’offerta.

Il Giurì ordina a Iliad la cessazione di tutte le pubblicità nei limiti indicati e dispone la pubblicazione dell’estratto della pronuncia per 15 giorni sul sito di Iliad, nella pagina dedicata alle suddette offerte, o in alternativa sul Corriere della Sera, “a cura dell’Istituto e a spese della parte soccombente“. Se volete saperne di più potete consultare la pronuncia a questo indirizzo.

Aggiornamento del 24 gennaio 2019: siamo stati contattati da Iliad, che ha voluto fornire la sua posizione ufficiale sulla cosa. Ecco lo statement:

“Rispetto alla pronuncia IAP, che segue alle azioni avviate ormai mesi fa da alcuni competitor per contrastare la nostra campagna pubblicitaria, resta fondamentale chiarire che i messaggi fondanti della nostra comunicazione sono stati accolti e verificati come corretti e trasparenti fin dall’inizio. Nonostante tale chiarezza e nonostante la totale mancanza di costi nascosti o pressioni nei confronti degli utenti, l’azione dei competitor mira continuamente a cercare degli appigli per contrastarci. Come da sempre nel nostro approccio, valuteremo questa occasione come una possibilità per ricercare nuovi spunti e parlare ai nostri utenti con sincerità e per soddisfarne ogni esigenza”.