Quella fra Trump e la Cina sembra una telenovela costellata da continui colpi di scena, sgarbi, voltafaccia e repentini cambi di umore. Stavolta sembra che ci siamo davvero, e che il Dipartimento del Commercio USA abbia deciso di allentare leggermente la presa su Huawei, vittima di un blocco che da maggio sta rischiando di mettere in ginocchio il colosso cinese.

L’amministrazione Trump, sostenendo (senza portare prove) che Huawei abbia stretti legami con il governo cinese e temendo intercettazioni attraverso gli apparati di rete, ha proibito alle compagnie americane di vendere qualsiasi tecnologia alla compagnia cinese, con una sospensione relativa ai prodotti già in commercio per evitare problemi agli utenti finali.

Dopo numerose promesse, finora non mantenute, con oltre 130 compagnie americane che hanno presentato domanda per ottenere la licenza di vendita, senza che nessuna sia stata approvata, sembra che qualcosa possa cambiare. Nel corso di un vertice tenutosi la scorsa settimana, il presidente Trump, secondo quanto riporta il New York Times, avrebbe dato il proprio consenso alla concessione di alcune licenze, limitatamente a beni considerati non sensibili, che non rappresentano dunque rischi per la sicurezza americana.

Huawei spera dunque che tra le compagnie autorizzate a riprendere le operazioni commerciali ci sia anche Google, così da riuscire a ottenere la licenza per i servizi GMS, assenti al momento sulla serie Mate 30, presentata qualche settimana fa.

La mossa di Trump potrebbe avere lo scopo di distendere i rapporti con la Cina, in vista della ripresa dei colloqui prevista per questa settimana. Va detto però che nei mesi scorsi il Presidente USA aveva già promesso la concessione di alcune licenze, salvo poi “dimenticarsene” subito.