Il nuovo sistema operativo di Huawei, che dovrebbe “prendere il posto” di Android, sarebbe già pronto e potrebbe debuttare addirittura a giugno. HongMeng OS (nome in codice) sarebbe infatti in sviluppo da diverso tempo e predisposto al rilascio dal gennaio 2018.

Nei giorni immediatamente successivi allo scoppio della vicenda Trump-Huawei, sono state diverse le aziende ad aver di fatto “voltato le spalle” a Huawei, per scelta o per “imposizioni dall’alto”. Nonostante la sospensione della collaborazione da parte di Google sia stato un brutto colpo, la casa cinese non vuole farsi trovare impreparata e pare che abbia già pronto il suo sistema operativo, conosciuto internamente come HongMeng OS (e che potrebbe chiamarsi Ark OS da noi).

In base alle dichiarazioni rilasciate in esclusiva a TechRadar da Alaa Elshimy, Managing Director e Vice President of Huawei Enterprise Business Group Middle East, l’azienda è al lavoro al suo piano B dal gennaio 2018 e potrebbe portare l’OS al debutto già durante il mese di giugno:

Non volevamo portare il sistema operativo sul mercato dato che avevamo un forte legame con Google e gli altri e non volevamo rovinare la relazione. Vista la situazione, lo rilasceremo il prossimo mese.

E non è finita qui, perché per bocca del dirigente scopriamo un altro dettaglio riguardante il nuovo sistema operativo, l’HongMeng OS di cui abbiamo parlato gli scorsi giorni:

Huawei sapeva che questo momento sarebbe arrivato e si stava preparando. Il sistema operativo era pronto nel gennaio 2018 e questo era il nostro piano B“.

L’incognita riguarda ovviamente le applicazioni: senza un ampio supporto a queste ultime, qualsiasi sistema operativo mobile sarebbe destinato al fallimento. Secondo Elshimy tutte le app per Android funzioneranno con HongMeng e potranno essere scaricate attraverso Huawei AppGallery. E lato hardware? Huawei non sembra comunque essere preoccupata:

Le sanzioni statunitensi non influiranno in alcun modo sul sistema operativo dell’azienda e sui chipset in quanto siamo autosufficienti in molti aspetti. Abbiamo a disposizione tutti i chipset a eccezione di quelli Intel per PC e server. Sul mercato tutti utilizzano i chipset Qualcomm, e noi siamo gli unici a utilizzare il nostro. Questo è il motivo per cui possiamo andare alla velocità che vogliamo.

Per quanto riguarda infine i possibili problemi relativi alle connettività Wi-Fi e Bluetooth, con l’esclusione dalla Wi-Fi Alliance, Elshimy ha minimizzato dichiarando:

Dal mio punto di vista a perderci sarà l’Alliance nel caso ci mantenessero fuori. Da un punto di vista del settore, si tratta di uno standard e va bene rispettarlo, ma non è necessario far parte del gruppo. La stessa risposta si applica ai casi Bluetooth e SD.

Insomma, Huawei sembra essere già pronta a reagire: per vedere come andrà siamo obbligati ad aspettare ulteriori sviluppi. Voi come lo vedreste un nuovo sistema operativo?

[AGGIORNAMENTO] Huawei ha smentito che il lancio del nuovo sistema operativo avverrà durante il mese di giugno, asserendo che si sia trattato di un fraintendimento. La casa cinese ha infatti confermato che l’OS potrebbe essere pronto per il lancio in Cina verso la fine del 2019 e solo nel 2020 a livello internazionale.

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