Alcuni giorni fa, nel contesto della querelle con gli Stati Uniti, Huawei non si era fatta problemi a confermare di essere già al lavoro su una soluzione alternativa e di essere anzi praticamente pronta a lanciare un proprio sistema operativo con annesso store di applicazioni, adesso apprendiamo che questo sistema operativo potrebbe avere anche un nome: Ark OS.

Il ban degli Stati Uniti ha inevitabilmente causato uno scossone, ma il fondatore di Huawei Ren Zhengfei ha già provato a rassicurare i fan sul futuro del colosso cinese, annunciando di non volere vendette nei confronti di Apple, da lui considerata una maestra oltre che una guida.

Al netto di questo, laddove la situazione non dovesse sbloccarsi, a Huawei non mancherebbero di certo le risorse per non farsi trovare impreparata. A questo proposito, stante la revoca della licenza Android, il gigante cinese si è subito attivato per ottenere dalla EUIPO (European Union Intellectual Property Office) la registrazione dei nomi HUAWEI ARK OS, HUAWEI ARK, ARK e ARK OS. Le richieste in questione sono state presentate lo scorso 24 maggio, vale a dire appena tre giorni fa. Huawei, insomma, non è rimasta ferma ad aspettare gli sviluppi di una situazione che sembra attualmente in una fase di stallo.

Huawei Ark OS

Sebbene al momento non ci siano ovviamente certezze a tal riguardo, il sistema operativo di Huawei alternativo ad Android, che è già testato in alcune parti della Cina con il poco attraente nome HongMeng OS, potrebbe varcare i confini cinesi ed approdare in Europa occidentale come “Ark OS”.

Ovviamente, nel caso in cui la situazione con gli Stati Uniti non dovesse giungere ad una soluzione, le ripercussioni per Huawei sarebbero serie e la riorganizzazione non riguarderebbe il solo sistema operativo mobile, ma anche ad esempio la produzione dei chipset Kirin (sui nuovi 985 a 7 nm sono già arrivate conferme da TSMC).