Correva il 2010 quando Huawei lanciava IDEOS, il suo primo smartphone Android che ai tempi venne proposto al grande pubblico per l’equivalente di 60 euro. Otto anni più tardi la compagine capitanata da Richard Yu ha ufficializzato Huawei Mate 20 Pro, il primo smartphone capace di abbattere la soglia dei 1.000 euro di listino senza che sembrasse una mossa sconsiderata.

I passi in avanti compiuti dalla corazzata cinese sono sotto gli occhi di tutti, sono rapidi ed evidenziati da quei numeri che negli ultimi trimestri hanno messo nero su bianco il sorpasso nei confronti di Apple in quanto a smartphone spediti valso il secondo posto nella classifica dei produttori mondiali.

Adesso Huawei punta più in alto: il prossimo obiettivo è di scalzare Samsung dalla vetta di quella classifica. Un traguardo ambizioso che secondo Richard Yu è alla portata di Huawei, al punto da permettergli di fissare una scadenza: “Potremmo avere la nostra chance nel 2020”.

L’ultima volta in cui il CEO di Huawei parlava in questi termini era il 2016: disse “Supereremo Apple entro due anni”. Detto, fatto. Che la storia sia destinata a ripetersi?

Vai a: Recensione Huawei Mate 20 Pro: adesso è lui il migliore