Il CES è una vetrina importante per i produttori che solitamente la sfruttano per presentare nuovi prodotti. Anche Huawei ha fatto annunci importanti, come la disponibilità di Huawei Mate 8 e i nuovi Watch e MediaPad M2. L’occasione però era troppo ghiotta per lasciarsi sfuggire l’occasione per fare un po’ di sana autocelebrazione.

I numeri fatti registrare da Huawei nel corso del 2015 sono stati strepitosi, con risultati mai raggiunti prima d’ora da un produttore cinese di smartphone. Nella lettera di fine anno Richard Yu, eclettico CEO di Huawei, ha annunciato ai suoi dipendenti che la compagnia cinese ha superato i 20 miliardi di dollari di fatturato, con una crescita del 70% rispetto al 2014.

Yu non ha perso l’occasione per ribadire che entro i prossimi tre-cinque anni la maggior parte dei produttori sarà sparita mentre Huawei resterà nella ristretta cerchia di produttori destinati a controllare l’intero mercato. La strategia di puntare a dispositivi di fascia alta sembra aver portato i suoi frutti, sia in termini economici sia in termini puramente numerici.

Huawei è stato il primo produttore cinese nella storia a commercializzare oltre 100 milioni di smartphone in un anno, raggiungendo la ragguardevole soglia di 108 milioni di dispositivi che l’hanno portata al terzo poto assoluto tra i produttori mondiali e al primo posto in Cina.

Il successo di Huawei è arrivato anche in Europa, dove è tra i primi tre produttori in Spagna, Italia, Belgio, Svizzera e Portogallo. Il produttore cinese fa della ricerca e sviluppo uno dei suoi punti di forza, investendo oltre il 14% del fatturato nel tentativo di mantenersi sempre ad altissimi livelli. Oltre 76.000 brevetti, di cui 18.000 applicati all’hardware Huawei, garantiscono al produttore cinese un’ottima base su cui lavorare per il futuro.

Q32015HuaweiNel terzo trimestre del 2015, prima quindi della commercializzazione di Huawei Nexus 6P, Huawei era già il terzo produttore mondiale, con una quota di mercato del 9,7%, molto vicina al secondo posto di Apple, distante poco più di due punti percentuali. E nei prossimi anni, se le profezie di Richard Yu si avvereranno, Huawei potrebbe superare anche la casa di Cupertino e dedicarsi alla realizzazione del proprio grande sogno, ovvero diventare il primo produttore mondiale di smartphone.

Non possiamo che fare i complimenti a Huawei per i risultati raggiunti nel 2015 ed augurare che i prossimi anni siano ancora più ricchi di soddisfazioni  e riconoscimenti.

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