Uno dei pochi punti deboli di Huawei, soprattutto secondo i consumatori occidentali, è il software installato sui terminali del produttore cinese. Troppi bloatware, un’interfaccia vecchia e ancora troppo ispirata a iOS, ottimizzazioni poco curate e un aspetto generale che sembra datato e a volte non valorizza appieno le potenzialità dei nuovi terminali.

Nel corso di una chiacchierata con Androidpit, il vice presidente della divisione smartphone Changzu Li ha raccontato quali sono le novità e cosa dobbiamo aspettarci da Huawei nei prossimi mesi. Come anticipato nei giorni scorsi, si parte da una nuova interfacciaEMUI 5.0, che arriverà nel corso del terzo trimestre e sarà molto più orientata all’usabilità, risultando molto più leggera e snella rispetto alle interfacce attuali.

Il secondo caposaldo della nuova politica di Huawei sarà la rapidità nel rilascio degli aggiornamenti. Il colosso cinese vuole arrivare a fornire le nuove versioni di Android entro due mesi dal loro rilascio da parte di Google. Per fare questo occorre ridurre il numero di smartphone, concentrandosi sulla qualità piuttosto che sulla quantità.

Attualmente il portfolio di Huawei comprende circa 20 terminali mentre negli scorsi anni il numero era arrivato fino a 70. La soluzione ideale è quella di arrivare ad un massimo di otto linee di prodotto, includendo anche gli smartphone commercializzati con il brand Honor. Il terzo passo sarà quello di una maggiore ottimizzazione delle applicazioni preinstallate che dovranno essere in grado di sfruttare al meglio l’hardware sul quale girano.

Per farlo Huawei spingerà moltissimo sul proprio app store, che potrebbe arrivare anche nel nostro paese. A differenza del Play Store, dove vengono inserite molto spesso app di scarsa qualità, il negozio di app del produttore cinese sarà molto più severo, agli stessi livelli di quello di Apple, migliorando la qualità delle applicazioni fornite e di conseguenza la soddisfazione del cliente.

Riguardo alle voci legate allo sviluppo di un sistema operativo proprietario, Changzu Li conferma che Huawei continuerà a puntare su Android, visto che i benefici dell’enorme ecosistema del sistema operativo di Google sono troppi per potervi rinunciare. Poche novità infine nel settore della realtà virtuale, anche se il produttore cinese è uno dei partner della nuova piattaforma Daydream di Google. Non sembra che nei piani immediati dell’azienda ci siano dispositivi hardware dedicati, anche se le cose potrebbero cambiare presto.