La recente presentazione dei nuovi iPhone, avvenuta il 12 settembre, ci offre lo spunto per mettere in qualche modo a confronto il nuovo chipset A12 Bionic di Apple e quello che, al momento, è il suo rivale naturale, quel Kirin 980 prodotto da Huawei, attraverso la controllata HiSilicon, e presentato un paio di settimane fa a IFA 2018.

Una comparazione vera e propria è oggettivamente impossibile, visto che non sono ancora in commercio gli smartphone sui quali saranno montati. Inoltre i differenti sistemi operativi impediscono un confronto diretto e preciso, lasciando qualche indicazione ai benchmark, che come abbiamo più volte ripetuto, lasciano il tempo che trovano.

In comune i due chipset hanno una forte componente di intelligenza artificiale, che sta diventando il vero traino dei nuovi smartphone. Apple A12 Bionic monta un processore neurale a 8 core, che sulla carta e in grado di svolgere 5.000 miliardi di operazioni al secondo, mentre HiSilicon Kirin 980 utilizza due NPU (Neural Processing Unit) in grado di analizzare 4500 immagini al minuto.

Scelte diverse anche per quanto riguarda la CPU, con Apple che ripropone lo schema exa core a due cluster dello scorso anno, passando al processo produttivo a 7 nanometri, lo stesso scelto da Huawei che però utilizza una CPU octa core con tre cluster, per ottimizzare performance e consumi.

Scelta diversa anche per quanto riguarda le GPU, con Huawei che ha optato per una Mali-G76 a dieci core e Apple che ha provveduto allo sviluppo di una propria GPU quad core. Scelte diverse dunque per i due produttori, accomunate dalla scelta del processo produttivo a 7 nanometri che promette prestazioni elevate a fronte di consumi contenuti.

Se dal punto di vista delle prestazioni ordinarie sarà difficile trovare grosse differenze, trattandosi di soluzioni estremamente performanti, il vero punto di scontro sarà nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, sia da parte dei produttori che da parte degli sviluppatori.

Apple ha annunciato Core ML, che consentirà di integrare un modello di machine learning nelle applicazioni, per sfruttare il Neural Engine di A12 Bionic. Huawei dal canto suo ha mostrato con il Kirin 970 e con Huawei P20 Pro, le prime incredibili applicazioni, come una stabilizzazione elettronica senza precedenti, senza però aprire particolarmente agli sviluppatori. Sarà questo il vero fattore determinante che spingerà gli utenti a scegliere uno dei due contendenti? Entrambi i produttori affermano di aver realizzato i chip più performanti e intelligenti mai costruiti finora, e la competizione sembra decisamente aperta. Ora è interessante vedere quali saranno le risposte dei competitor, con Qualcomm e Samsung che dovranno prontamente rispondere per non rimanere esclusi dalla competizione.

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