Se il 2015 è stato un anno ricchissimo di soddisfazioni per Huawei, diventato il terzo produttore mondiale di smartphone, con oltre 100 milioni di dispositivi consegnati, il 2016 si prospetta ricco di sfide e di risultati da confermare e, se possibile, da migliorare ulteriormente. Il CES 2016, sul quale sta per calare il sipario, è stata l’occasione per i colleghi di PhoneArena per fare una chiacchierata con Changzhu Li, vice presidente della linea smartphone di Huawei.

L’intervista ha toccato diversi punti salienti, come le decisioni che hanno portato tanti nuovi prodotti premium, cosa ci aspetta per il futuro e come Huawei intende affrontare le sfide che indubbiamente arriveranno dagli altri competitor nel corso del 2016. Changzhu Li parte dal design di Huawei Mate 8, che riprende e migliora quello del predecessore Huawei Ascend Mate 7 e che è derivato dall’osservazione dei propri utenti.

Una analisi effettuata da Huawei ha evidenziato come la qualità costruttiva ed i materiali utilizzati, oltre al display ed alla fluidità del sistema, siano le prime cose che un potenziale acquirente osserva. Huawei Mate 8 e Huawei Nexus 6P sono i primi esemplari del nuovo design premium che caratterizzerà la fascia alta dei prodotti Huawei, sulla quale il produttore cinese punta davvero molto.

Mr. Li è bravo a non lasciarsi sfuggire alcuna informazione sui futuri prodotti di Huawei e cerca di spostare l’attenzione sui materiali. Il metallo, secondo Huawei, non sarà il materiale del futuro e il reparto Ricerca & Sviluppo è sempre alla costante ricerca di nuovi materiali in grado di mantenere alta la qualità portando però delle reali innovazioni. Anche nel comparto fotografico ci aspettano evoluzioni anche se le soluzioni viste finora, anche quelle con doppia fotocamera posteriore, non sono quelle definitive.

Huawei non intende buttarsi a capofitto in segmenti del mercato che non le competono e mette smartphone e smartwatch come paletti del proprio campo di azione. Per tutto il resto il produttore cinese preferisce utilizzare delle partnership con aziende esterne e per questo continuerà a mantenere una architettura aperta.

Per quanto riguarda il futuro Huawei sta guardando con attenzione al mercato africano, in forte espansione ma con delle necessità molto particolari che richiedono la realizzazioni di linee di prodotti in grado di soddisfare appieno le reali esigenze di quelle popolazioni. Huawei è il secondo produttore mondiale di apparecchiature per la telecomunicazione, disegna in casa i chipset per i propri smartphone e ha raggiunto la terza posizione tra i produttori di smartphone, quindi gode di una tranquillità economica e di una stabilità che molti competitor possono solo sognare.

Ecco perché anche il 2016 sembra roseo per Huawei che si sta già attrezzando per affrontare nuove sfide. Secondo alcune fonti provenienti dalla filiera produttiva, il colosso cinese ha deciso di innalzare la propria capacità produttiva a 120 milioni di unità e il recente lancio della linea Honor negli Stati Uniti dovrebbe contribuire al raggiungimento di questo ennesimo ambizioso traguardo.

LA crescita rispetto al 2015 non è così accentuata come in precedenza ma Huawei non intende rischiare di forzare le tappe e bruciarsi proprio adesso che inizia ad intravedere, non proprio così lontano, il proprio obiettivo di predominio assoluto nel settore smartphone. Riuscirà Richard Yu a portare Huawei sulla vetta dell’Olimpo? Solo il tempo può dircelo.

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