Anche ARM avrebbe interrotto i propri rapporti con Huawei a causa delle restrizioni del governo statunitense: a riportarlo è la BBC, secondo cui la compagnia britannica avrebbe informato i propri dipendenti, attraverso un promemoria interno, di “sospendere gli affari” con il colosso cinese.

Secondo il report, ARM ha incaricato i dipendenti di interrompere tutti i contratti attivi e tutti gli impegni in sospeso con Huawei e le sue sussidiarie: la causa è ovviamente la blacklist in cui è entrata la casa cinese, di cui tanto si sta parlando in questi giorni (per approfondire). Il promemoria parrebbe informare lo staff che, a causa di una “sfortunata situazione“, ARM non è autorizzata a fornire supporto, tecnologia (software, codice o altro), prendere parte a discussioni tecniche o discutere questioni con Huawei, HiSilicon o qualsiasi altra società coinvolta.

Sempre in base al report, pare che ARM abbia addirittura indicato ai suoi dipendenti di “rifiutare educatamente e interrompere” qualsiasi eventuale conversazione sulla questione o sul ban in caso di contatto con membri dello staff di Huawei. Nonostante ARM abbia sede nel Regno Unito, pare che i chip includano “tecnologia di origine USA“, il che significa che le restrizioni commerciali potrebbero applicarsi anche al produttore, pur non avendo base negli Stati Uniti.

Naturalmente questo potrebbe portare Huawei in una situazione ancora più complicata: Huawei e ARM hanno infatti collaborato per produrre molti dei chipset Kirin, compreso l’ultimo Kirin 980 utilizzato su Huawei P30 Pro, Mate 20 Pro e il nuovissimo HONOR 20 Pro. Continuate a seguirci per ulteriori sviluppi sulla vicenda.

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