Il periodo nero di HTC sembra non avere fine e la notizia di oggi ne è la riprova: la società taiwanese, a causa dell’ennesimo calo nelle vendite e nelle entrate, si vedrà costretta a licenziare 1.500 dipendenti. L’annuncio è arrivato in giornata dalla stessa HTC.

Mette una certa tristezza vedere in che condizioni versi uno dei nomi storici del mondo degli smartphone ed in particolare del panorama Android. HTC, che nel suo periodo d’oro competeva ad armi pari con i colossi del settore mobile quali Samsung, LG ed Apple, ha visto la sua popolarità diminuire anno dopo anno, fino ad arrivare alla situazione attuale. In tempi recenti la società taiwanese ha visto molti dei suoi dipendenti passare sotto la guida di Google, per effetto dell’acquisizione della sua divisione mobile ad opera di Big G per 1,1 miliardi di dollari.

Adesso, dopo il lancio del suo nuovo flagship, quell’U12 Plus che ha tutte le carte in regola per poter fare bene, ed il recente ritorno nei negozi italiani con i modelli U12 Plus, Desire 12 e Desire 12 Plus, HTC sta tagliando ben 1.500 posti di lavoro dalla sua unità produttiva di Taiwan, vale a dire circa un quarto del suo staff complessivo. HTC, tramite Reuters, ha parlato di una decisione che servirà a portare “ottimizzazione” in quel di Taiwan e che in futuro “will allow more effective and flexible resource management going forward.”

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