ARM e TSMC hanno annunciato l’avvio di una collaborazione per iniziare la produzione di chip con processo produttivo a 7nm. Le due stanno ponendo le fondamenta di una realtà che vedremo tra qualche anno e stanno già attivamente collaborando sui chip a 16nm e sui successivi 10nm.

Il processo a 7nm si avvicina pericolosamente ai limiti fisici del silicio e non lo vedremo prima di qualche anno: le aziende non hanno rilasciato dichiarazioni in merito alle tempistiche, ma la taiwanese TSMC dovrebbe averlo pronto per il 2019, anche se la disponibilità commerciale dei primi prodotti che sfrutteranno tale processo non arriverà, con ogni probabilità, prima del 2020 avanzato. ARM ha confermato che i suoi chip saranno ottimizzati per il processo a 7nm di TSMC.

Processi produttivi più fini e affinati consentono di ottenere migliori prestazioni a parità di consumi o consumi inferiori a parità di prestazioni, oltre a varie altre conseguenze – fondamentalmente migliorano i processori sotto tutti gli aspetti, a parità di architettura.

Queste le parole di Cliff Hou, vice direttore del dipartimento ricerca e sviluppo presso TSMC:

TSMC investe continuamente in avanzate tecnologie per supportare il successo dei propri clienti. Con il nostro FinFET a 7nm, abbiamo espanso le nostre soluzioni Process and Ecosystem dal mobile al high performance computing. I clienti che stanno progettando la prossima generazione di SoC ad alte prestazioni trarranno giovamento dal FinFET a 7nm di TSMC, leader nell’industria, che offrirà un maggiore incremento di prestazioni a parità di consumi o consumi inferiori a parità di prestazioni rispetto al nostro nodo FinFET a 10nm. Le soluzioni ottimizzate congiuntamente da ARM e TSMC permetteranno ai nostri clienti di creare prodotti innovativi e in grado di arrivare per primi sul mercato [con le nuove tecnologie].

Non è chiaro come TSMC intenda raggiungere il traguardo dei 7nm, dato che non sembra intenzionata ad adottare la litografia EUV (extreme ultraviolet) con lunghezza d’onda a 13.5nm utilizzata da IBM per il suo processo a 7nm.

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