Nel corso dell’evento Made by Google di due giorni fa, Google non ha fornito molti dettagli sulla scheda tecnica di Google Home Hub, il suo primo smart display, soffermandosi maggiormente sulle potenzialità e sulle funzionalità.

Al cont5ario di quanto si potrebbe pensare, Google ha deciso di non utilizzare, come accade sugli altri smart display già presentati, Android Things, una versione del robottino verde ottimizzata per i dispositivi IoT, preferendo utilizzare un software basato sulla piattaforma Chromecast.

La rivelazione arriva da Diya Jolly, vice presidente del product management di Google, che ha raccontato ad Ars Technica questo particolare, giustificando così la scelta: “Abbiamo solo pensato che avremmo potuto garantire la stessa esperienza con Cast. Avremmo potuto fornire Cast anche agli sviluppatori di terze parti ma penso che la maggior parte di essi sia maggiormente a proprio agio con Android Things“.

Anche l’hardware di Google Home Hub è diverso da quello che la stessa Google ha certificato per gli altri produttori, utilizzando un processore Amlogic. Il resto delle specifiche hardware rimane però indefinito. Secondo Google l’esperienza d’uso è la stessa, e Google Assistant si comporta allo stesso modo su diverse piattaforme, quindi per l’utente finale cambia davvero poco.

Scopriamo inoltre che Google Home Hub è uno dei dispositivi utilizzati da Big G per testare Google Fuchsia, il sistema operativo all-in-one che un giorno potrebbe sostituire Android. Nelle scorse settimane era infatti stato avvistato il sistema operativo su un dispositivo con schermo da 7 pollici e risoluzione di 1026 x 600 pixel, con nome in codice Astro, che a quanto pare va ricondotto al nuovo hub, che usa il nome in codice Estelle.

Secondo quanto afferma 9to5Google, che ha compiuto alcune ricerche e che segue con particolare attenzione le vicende di Fuchsia, non è completamente da escludere che il nuovo sistema operativo sia stato utilizzato per Home Hub, o almeno una parte di esso. Google aveva confermato in passato di essere al lavoro per portare le funzioni di Chromecast su Fuchsia per cui il nuovo sistema potrebbe essere tra di noi, almeno nei mercati in cui Google Home Hub è disponibile.