AirDrop è una delle funzionalità più interessanti dell’ecosistema di casa Cupertino grazie alla quale è possibile trasferire i file in prossimità fra i dispositivi Apple in maniera semplice e veloce. Una funzione utile e “invidiata” da molti, che in qualche modo Google replicò con Android Beam, poi rimossa con Android 10.

Dopo le varie implementazioni dei diversi produttori, che hanno ben pensato di agire per conto proprio, pare che la casa di Mountain View si stia dando una svegliata, tornando sul pezzo con Fast Share, un nome già prevenuto di recente che prenderebbe le mosse proprio da Beam, che un paio di settimane fa rispuntò col nome di Nearby Sharing. Ma vediamo cosa c’è di nuovo.

Come funziona Nearby Sharing?

Parliamo di una soluzione pensata da Google per scambiare i file con i dispositivi nelle vicinanze, come avrete capito, una soluzione che uno sviluppatore di XDA, Quinny899, sarebbe già riuscito a far funzionare prima che Big G ne sveli l’esistenza ufficialmente.

E se il video che segue mostra in azione Nearby Sharing (o come si chiami) con un trasferimento dati fra un Google Pixel 2 XL e un Pixel 4, l’utente in questione dimostra di essere riuscito a utilizzarla anche fra un Pixel 2 XL e un OnePlus 7T Pro, tanto per dare un’idea che non si tratterebbe di un’esclusiva degli smartphone di Big G.

Insomma, a quanto pare Nearby Sharing, è pronta a uscire dai cantieri di Mountain View, pronta perfino a guardare AirDrop dall’alto verso il basso, fiera di una compatibilità ancor più estesa e capace di un’integrazione probabilmente inarrivabile per numero di dispositivi, perlomeno ce lo auguriamo.