Il nome Softcard risulterà sconosciuto ai più, sicuramente più del vecchio nome della società statunitense, Isis Mobile Wallet. In seguito alle tristi vicende legate all’infinito conflitto medio-orientale, è stato deciso un cambio di denominazione. Uno dei rumors più insistenti che circolano nella Silicon Valley riguarda la possibilità che Google possa acquisire Softcard, e per un prezzo veramente stracciato.

Lo scopo dell’acquisizione per Google è legato alle società alle spalle di Softcard: AT&T, Verizon e T-Mobile. Negli smartphone commercializzati da questi operatori mobili non è consentita la presenza di Wallet, il sistema di pagamento NFC della società di Mountain View. In ogni caso, né Softcard/Isis né Google Wallet sono ancora riusciti ad avere una adeguata presenza nei negozi fisici, quindi resta ancora molto da fare.

Viste le recenti difficoltà economiche di Softcard, si parla di 15 milioni di dollari di perdite al mese, il costo dell’operazione di acquisizione non dovrebbe superare i 100 milioni di dollari, pochi se si considerano gli enormi investimenti profusi dagli operatori americani. Anche se entrambe le parti non confermano l’operazione, sembra che “questo matrimonio s’ha da fare” e che sarà la cosa migliore che potrà accadere a Softcard.

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