Dallo stesso blog italiano di Google si mormora di Pixel Visual Core, l’asso nella manica dei Google Pixel 2 e 2 XL che consente agli smartphone di Big G di primeggiare nel campo fotografico.

Perché se ne parla a vari mesi di distanza dal lancio della seconda generazione di Pixel? Ecco, l’azienda di Mountain View annuncia che d’ora in poi questa inedita tecnologia potrà essere sfruttata anche da app di terze parti come Instagram, WhatsApp o Snapchat. Per chi non lo sapesse, si tratta di una novità assoluta visto che finora l’app principale della fotocamera era la sola a poterne beneficiare.

Pixel Visual Core è un co-processore di cui avevamo già parlato in passato che, utilizzando il machine learning e la fotografia computazionale (alla base della tecnologia HDR+ dei Google Pixel 2), è in grado di migliorare la resa fotografica in qualsiasi condizione.

Fra l’altro Google promette che mediante tale custom chip gli utenti potranno beneficiare di una maggiore durata della batteria, oltre che sfruttare Zero Shutter Lag e RAISR, due funzionalità finora esclusive della fotocamera principale dei due smartphone di Big G.

Ecco qualche esempio utile a comprendere che cos’è in grado di fare Pixel Visual Core (a destra)  messo a confronto con un’app fotografica di terze parti (a sinistra) priva dell’IPU in oggetto.

Google ha annunciato che tali funzionalità saranno disponibili a breve, impacchettate in un aggiornamento software di Google Pixel 2 XL previsto per febbraio, in aggiunta ad alcuni adesivi AR dedicati alle Olimpiadi invernali.

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