Nel corso di uno dei keynote più interessanti mai visti al Google I/O, il colosso di Mountain View ha annunciato numerose novità legate alla propria linea di speaker e smart display Google Home, che da oggi confluiscono nel brand Google Nest. Dite addio al concetto di casa intelligente, che Google vuole sostituire con quello di casa utile, in grado di interagire con l’utente.

Prima di tutto però Google ha voluto fare chiarezza sull’aspetto più delicato, quello della privacy chiarendo quali sono le proprie intenzioni in questo senso:

  • spiegazione dei sensori e del loro funzionamento, per capire quali dati vengono raccolti e come vengono utilizzati nelle varie situazioni, che siano abilitati o meno. Non sarà possibile, ad esempio, disabilitare il LED che si attiva durante la registrazione con una Nest Cam.
  • spiegazione dell’uso delle registrazioni audio e video, della loro integrazione nei vari servizi e di come verranno tenuti separati dai dati utilizzati per annunci pubblicitari personalizzati
  • spiegazione di come poter controllare i propri dati, con la possibilità di accedervi e di poterli cancellare in qualsiasi momento.

Gli utenti Nest avranno la possibilità di migrare i propri dati su un account Google, anche già esistente, con la possibilità di godere dei tanti strumenti e benefici legati alla sicurezza. Unire i due account permetterà una perfetta integrazione di tutti i servizi e dispositivi, senza obbligare l’utente a complesse impostazioni aggiuntive.

Sui nuovi smart display di Google arriverà anche una nuova guida a schermo per YouTube TV, permettendo agli utenti di scoprire la programmazione e utilizzare al meglio questo servizio, trasformando il display in una piccola TV personale.

Un importante passo in avanti è rappresentato da Local Home SDK, che consentirà agli sviluppatori di utilizzare Bluetooth e WiFi di speaker e smart display Google per comunicare con i propri dispositivi. In questo modo non sarà più necessario passare per un servizio cloud che comunica con il dispositivo ma intervenire direttamente su quest’ultimo. Al momento sono in corso test con Philips, WeMo, LIFX e TP-Link, ma dal prossimo mese l’accesso sarà consentito a qualsiasi sviluppatore.

Il primo frutto di questo nuovo corso è Google Nest Hub Max, uno smart display che riprende il design e le funzioni di Google Home Hub, ora chiamato Nest Hub, con uno schermo HD da 10 pollici, dotato di una fotocamera frontale da usare per controllare la casa e parlare con amici e parenti attraverso Google Duo. Le funzioni di cornice digitale sono fornite da Google Foto e non manca la dashboard per controllare i dispositivi presenti nella casa.

Potrete usare Nest Hub Max per seguire le ricette in cucina, con un comparto audio di tutto rispetto e la possibilità di controllare volume e riproduzione con le gesture. La fotocamera frontale permette, attraverso Face Match, di ottenere le informazioni personalizzate senza ricorrere ai comandi vocali.

Potrete quindi leggere le news e vedere i prossimi appuntamenti prima di uscire di casa, avere un riassunto dei messaggi non letti quanto rincasate e ottenere suggerimenti sui programmi in TV o sulla musica da ascoltare. Google apre anche all sviluppo di giochi, forse non particolarmente complessi dal punto di vista grafico, sufficienti per passare qualche minuto durante la giornata.

Nest Hub Max arriverà in estate negli USA a 229 dollari, e in seguito sarà disponibile in Australia e nel Regno Unito, rispettivamente a 349 dollari e 219 sterline. Nest Hub invece arriverà in 12 Paesi, tra cui l’Italia, dove è già disponibile all’acquisto a 129 euro sul Google Store,. anche se dovrete aggiungervi alla lista d’attesa per essere avvisati sull’effettiva disponibilità.