Google migliora il servizio di chiamate di emergenza su Android, favorendo una localizzazione più rapida da parte dei soccorritori.

Una ricerca condotta da BigG ha evidenziato come, solamente negli Stati Uniti, se il tempo di arrivo sul posto degli operatori del 911 fosse diminuito di un minuto, sarebbero state salvate oltre 10 mila vite umane. Chiaramente il modo più diretto per entrare rapidamente in azione è quello di localizzare con precisione colui che necessita del soccorso. Per fare ciò, Google ha integrato all’interno dei Play Services una funzione chiamata Emergency Location Service (ELS). Il suo funzionamento è semplice: quando rileva le chiamate di emergenza, esso invia automaticamente la posizione del dispositivo ai soccorsi sfruttando la geolocalizzazione in alta precisione.

In questo modo i tempi di intervento potrebbero essere, secondo Google , drasticamente ridotti. Se qualcuno di voi si preoccupa per la privacy, può stare tranquillo. Il colosso di Mountain View ha dichiarato che nessun dato sarà raccolto, ma essi saranno solamente trasmessi ai servizi di soccorso.

Gli smartphone Android supportati dall’ELS sono oltre il 99%, in quanto l’unico vincolo di compatibilità è la presenza di almeno Android 2.3. Per il momento ELS è attivo solamente nel Regno Unito e in Estonia, dove Google collabora con un certo numero di operatori telefonici. Speriamo di poterlo apprezzare a breve anche in altri Paesi, tra cui l’Italia.

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