A partire dal 2015 Google Foto ha permesso agli utenti di caricare immagini e video senza limiti in cambio di una leggera compressione dei file, che non va comunque a compromettere la qualità dei propri contenuti.

Da qualche giorno però le cose sono cambiate, come riporta una piccola nota presente sul sito dedicato al supporto dei servizi Google. I video in un formato non supportato verranno infatti conteggiati per il calcolo effettivo dello spazio occupato, andando a incidere sulla quota disponibile.

In realtà la situazione è meno “tragica” di quello che potrebbe sembrare. Sono davvero tanti i formati supportati, per cui è difficile che andiate a caricare un file sconosciuto a Google Foto. Il servizio supporta infatti i file .mpg, .mod, .mmv, .tod, .wmv, .asf, .avi, .divx, .mov, .m4v, .3gp, .3g2, .mp4, .m2t, .m2ts, .mts w .mkv, quindi la maggior parte di quelli in circolazione.

Restano dunque esclusi i video in formato VOB o RAW, non così rari tra le videocamere di fascia alta, ma per la maggior parte degli utenti non dovrebbe cambiare molto. Le nuove regole di Google sono attive a partire dal 6 dicembre, quindi se avete caricato formati video particolari dovreste vedere qualche differenza nello spazio a vostra disposizione su Google Foto.