Matt Brittin, presidente del settore Business e Operation di Google EMEA, ha ammesso pubblicamente che Google ha commesso alcuni errori in Europa. Lo ha fatto nel corso di una intervista con Politico, la prima da quanto l’Unione Europea ha sanzionato il colosso di Mountain View. Brittin ammette che Google ha sbagliato l’approccio con le autorità Europee constatando che non c’erano le persone adatte ad intavolare le giuste trattative nel momento della maggior crescita.

Google è la società dominante nel mercato dei motori di ricerca ma è stata bersagliata dalle autorità negli ultimi anni, a causa di evasione fiscale, cancellazione dai risultati delle ricerche e ora accuse dall’antitrust. Brittin si dice in disaccordo con la sentenza della Commissione Europea in quanto i consumatori non sono stati danneggiati dalle pratiche di Google.

Il tono adottato dal responsabile europeo di Google lascia pensare che Big G abbia deciso di cambiare completamente la propria strategia in Europa, adottando uno stile più “candido”.

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