Le continue notifiche che riceviamo sullo smartphone causano sintomi simili alla sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). Questo è quanto è emerso da un recente studio condotto dalla University of British Columbia (vedi Fonte).

I ricercatori canadesi hanno condotto un test ad hoc di due settimane su un gruppo di 221 giovani: durante la prima settimana, gli smartphone di questo gruppo di giovani erano impostati su vibrazione e facilmente raggiungibili; viceversa, durante la seconda settimana, gli smartphone erano impostati su silenzioso e non a portata di mano. I ricercatori hanno preso note sullo stato mentale e sulla produttività giornaliera di ogni partecipante al test in questione.

Kostadin Kushlev, ricercatore a capo del team di ricerca, ha rivelato che non sapevano cosa aspettarsi da questo test. Invero non avere gli smartphone a portata di mano avrebbe potuto generare uno stato d’ansia e maggior distrazione, ma i risultati dello studio hanno dimostrato tutt’altro: infatti, senza le continue notifiche dello smartphone, i partecipanti sono stati più produttivi e hanno richiesto meno tempo per concentrarsi su compiti a loro assegnati.

E cosa è successo quando hanno avuto lo smartphone a portata di mano? In questo caso i partecipanti sono stati più distratti e hanno mostrato sintomi simili all’ADHD, presentando difficoltà a concentrasi. Kushlev specifica che lo studio non dimostra che gli smartphone causino la sindrome da deficit di attenzione, ma semplicemente che le continue notifiche dello smartphone possano influenzare negativamente la nostra produttività.

Che sia questa un’ulteriore dimostrazione di quanto la tecnologia condizioni la nostra vita? In attesa di dare una risposta a questo interrogativo, se dobbiamo portare a termine un compito, è forse meglio tenerci a distanza di “sicurezza” dal nostro smartphone.

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