I Pokémon sono stati il mito della generazione nata negli anni 80 e 90, ma pare che anche alcuni “millennials” siano così attratti da questi mostriciattoli da essere disposti a raggirare i propri genitori per ottenere dei pupazzi.

E’ quello che è accaduto in Arkansas (USA), dove una bimba di sei anni ha approfittato della mamma che, addormentatasi per una siesta pomeridiana sul divano di casa, si è “vista” prendere delicatamente (leggi: di soppiatto) la mano per sbloccare il proprio smartphone con impronta digitale. Una volta ottenuto l’accesso al cellulare della madre, la piccola Ashlynd ha ordinato su Amazon oltre 250 dollari in regali sui Pokémon.

Fortunatamente per Bethany Howell, la mamma dell’intraprendente bambina, le è stato concesso di restituire almeno quattro dei sei doni che la piccola aveva acquistato, rientrando in parte della spesa.

La vicenda ci porta tuttavia a riflettere sull’opportunità di porre vincoli più severi per l’acquisto online: è pur vero che si può impostare di richiedere la password prima di ogni acquisto, ma è altrettanto vero che ci sono situazioni (come quella appena descritta) in cui ciò non è sufficiente.

Secondo voi è il caso che i maggiori siti di e-commerce adottino provvedimenti ad hoc oppure si è trattato solamente di negligenza da parte della madre? Dite la vostra nei commenti.