Confronto Amazfit Verge vs Amazfit Stratos – Quando a settembre dello scorso anno il produttore cinese Huami ha presentato il nuovo smartwatch Amazfit Verge in molti si sono chiesti il senso di uno smartwatch che sulla carta sembra rappresentare un passo indietro rispetto ad Amazfit Stratos.

In realtà il nuovo smartwatch non deve essere considerato come il successore dello Stratos, quanto piuttosto una evoluzione di Amazfit Pace, il primo smartwatch targato Amazfit. Scopriamo allora quali sono le differenze tra Amazfit Verge e Amazfit Stratos, e quali sono i punti di forza di ognuno dei due.

Caratteristiche tecniche

Nonostante gran parte dei componenti interni dei due smartwatch siano gli stessi, la principale differenza tra Amazfit VergeAmazfit Stratos è rappresentata dallo schermo. Mentre lo Stratos monta uno schermo da 1,34 pollici con risoluzione di 320 x 300 pixel, di tipo transflective, il Verge monta un più tradizionale schermo AMOLED da 1.3 pollici con risoluzione di 360 x 360 pixel.

L’utilizzo dello schermo AMOLED permette a Verge di stravincere nella qualità visiva, soprattutto al buio o negli interni, dove lo schermo AMOLED offre una luminosità e una definizione decisamente superiore. Lo schermo dello Stratos risulta decisamente più sbiadito e sembra quasi di un’altra generazione.

Per contro però Amazfit Verge deve ricorrere alla modalità always-on per risparmiare energia, mentre lo schermo transflective di Amazfit Stratos consente di avere un’ottima visibilità anche senza ricorrere alla retroilluminazione, a patto di essere in un ambiente sufficientemente luminoso. Questo non si ripercuote sull’autonomia, visto che entrambi riescono a garantire cinque giorni con una carica, con le notifiche sempre attive, a patto di non utilizzare il GPS o la registrazione delle attività.

Entrambi gli smartphone utilizzano una CPU dual core a 1,2 GHz, con 512 MB di RAM e 4 GB di memoria interna, WiFi, Bluetooth 4.0 LE, GPS, GLONASS, rilevatore di battito cardiaco e vetro protettivo Gorilla Glass 3. Amazfit Stratos offre la possibilità di misurare il valore VO2Max e dispone di una resistenza alle immersioni fino a 5 atmosfere, che ne consente l’utilizzo anche nelle immersioni.

Amazfit Verge invece può contare su una certificazione IP68, che ne sconsiglia l’uso in piscina, sensore geomagnetico e sensore di pressione, oltre alla connettività NFC per i pagamenti in mobilità. L’utilizzo della plastica consente ad Amazfit verge di vincere sul fronte del peso: 46 grammi contro i 60 grammi di Amazfit Stratos, che utilizza un fondo con finitura in simil fibra di carbonio e una parte superiore metallica.

Scelte differenti anche per i pulsanti, ben tre sullo Stratos, per un controllo delle attività sportive e una interazione con il software molto più rapide. Un solo pulsante invece per Verge, che punta maggiormente sui controlli touch. Leggermente migliore la reattività dello schermo di Amazfit Verge, mentre lo Stratos soffre di qualche ritardo dovuto probabilmente a uno schermo meno sensibile al tocco.

Design

Se Amazfit Stratos è uno smartwatch decisamente ingombrante, che richiama alla memoria i cronografi CASIO degli anni 90, Amazfit Verge ha un design più discreto, pur non essendo così compatto. Entrambi gli smartwatch dispongono di un sistema di sgancio rapido del cinturino, che permette sostituirlo rapidamente e utilizzare una alternativa personalizzata.

Entrambi sono forniti con cinturini in silicone di ottima qualità, che non irrita la pelle come invece accade con molti orologi economici di produzione cinese. La parte inferiore dei due smartwatch è decisamente diversa: lo Stratos ha il rilevatore di battito cardiaco più sporgente e più compatti di quello del Verge, più ampio. Entrambi i modelli dispongono dei contatti per la ricarica anche se il differente posizionamento non permette di scambiare le basi di ricarica.

Amazfit Verge offre uno schermo completamente circolare, mentre Amazfit Stratos, come il predecessore Pace, dispone di uno schermo con effetto “gomma bucata”. Nella parte inferiore infatti manca una piccola sezione di schermo, che ospita alcuni sensori.

Software

Il software dei due smartwatch Amazfit è molto simile, anche se lo Stratos vince nettamente grazie alle tante possibilità di personalizzazione. Entrambi si appoggiano all’applicazione Amazfit, disponibile gratuitamente sul Play Store, che permette di sincronizzare le attività registrate, aggiornare il firmware, impostare le notifiche da visualizzare e modificare il quadrante (operazione eseguibile anche dallo smartwatch).

Amazfit Stratos permette di visualizzare 11 widget, schermate dedicate a diverse applicazioni (meteo, timer, cronometro, riepilogo attività, sonno ecc.) mentre Amazfit verge ne può visualizzare solamente due. Va detto che Stratos permette di visualizzare, con uno swipe verso destra, altre due schermate dedicate alla gestione delle attività.

Verge mostra invece una schermata di riepilogo delle applicazioni, con la possibilità di aprirle una alla volta. La gestione della registrazione delle attività è praticamente identica, anche se lo Stratos da questo punto di vista è imbattibile. Oltre a mostrare una maggiore quantità di informazioni, permette di visualizzare sempre i dati in tempo reale.

Amazfit Verge entra presto in modalità di risparmio energetico e spegne lo schermo, costringendo l’utente a toccare lo schermo o il pulsante per visualizzare i dati. Entrambi dispongono della funzione di risveglio con il movimento del polso, ma Amazfit Verge permette solo di visualizzare il quadrante, senza poter interagire se non utilizzando il pulsante laterale.

Conclusioni

Quale dei due scegliere a questo punto, anche alla luce del differente prezzo di vendita? In Italia Amazfit Stratos è in vendita a 179,90 euro mentre Amazfit Verge costa 159,90 euro, entrambi disponibili da Unieuro.

Amazfit Stratos è uno smartwatch più massiccio e un po’”tamarro” ma è decisamente imbattibile quando si parla di visibilità sotto la luce del sole, usabilità grazie ai tre tasti fisici e completezza del software. Amazfit Verge vince per la qualità dello schermo AMOLED completamente circolare, ma il ricorso all’always on ne compromette la visibilità durante il giorno. L’esperienza d’uso risulta un po’ “castrata” pur essendo comunque di buon livello.

Come nella maggior parte dei casi la scelta sarà dettata dai gusti personali che influiscono in maniera importante. Personalmente preferisco Amazfit Stratos per lo schermo transflective, per il suo look massiccio e per la completezza delle informazioni disponibili sullo schermo. Peccato solo che entrambi non possano più interagire con l’ecosistema MIJIA, una funzione disponibile esclusivamente su Amazfit Pace, che rimane comunque un’ottima alternativa, anche in virtù di un prezzo inferiore rispetto ai due modelli presi in esame in questo confronto.

Ringraziamo GearVita per il sample di Amazfit Verge utilizzato in questo confronto.