Annunciato da quasi quattro anni, Google Assistant è diventato ormai un fidato collaboratore virtuale di tante persone, che lo utilizzano ogni giorno per un motivo o per l’altro. Presente sugli smarpthone, sugli smartwatch, sui dispositivi della casa intelligente o sulle auto, ce lo ritroviamo un po’ dappertutto, sempre pronto a semplificarci la vita col solito motto “Fallo fare a Google”. Il perché di cotanto successo? Scopriamolo insieme.

Cos’è e come funziona Google Assistant

Google Assistant è l’assistente vocale di casa Mountain View, nato dalle ceneri di Google Now con lo scopo di semplificare la vita a noi utenti. Presente un po’ ovunque, come i suoi simili d’altronde, è compatibile con un mucchio di servizi e di prodotti essendo completamente integrato nel sistema operativo Android.

Le sue funzioni sono davvero tante e gestibili con i comandi vocali o meno. Elencarle e descriverle tutte richiederebbe pagine e pagine. Qui basti sapere come infarinatura generale che l’assistente di Google ci supporta innanzitutto per pianificare la giornata con aggiornamenti sul meteo o sul traffico, con le routine, i promemoria, le sveglie e quant’altro.

Importante anche tutto l’aspetto legato al controllo domestico con le varie funzioni per gestire i dispositivi smart home, fra speaker, display intelligenti, luci e quant’altro, e per utilizzarli per i contenuti multimediali, e tutti gli aspetti peculiari degli stessi.

Ma Google Assistant è particolarmente utile anche per cercare informazioni e risposte in modo semplice e rapido, con i comandi vocali o meno, con la fotocamera, con l’integrazione con Google Traduttore o con le funzioni di riconoscimento musicale.

L’assistente di Big G consente di amministrare la parte telefonica con chiamate e messaggi, di gestire l’aspetto relativo agli acquisti e ai pagamenti, e dispone di tante altre funzioni che, dopo averci preso un po’ di confidenza, possono fare molto comodo. Ma passiamo subito al sodo e vediamo cosa si può fare con Google Assistant.

Pianificare la giornata con Google Assistant

Fra le funzioni di spicco di Google Assistant, c’è tutto quell’insieme che riguarda la pianificazione della giornata. Se con lo smartphone, con uno speaker intelligente, o magari con uno smartwatch con Wear OS non importa: con l’assistente di Big G possiamo fare un sacco di cose utili che, grazie all’integrazione con tutto l’ecosistema di Google, consentono di avere a disposizione un quadro sempre chiaro e pratico per strutturare i propri impegni.

Per prima cosa le routine, una funzione che ci permette di gestire più azioni contemporaneamente con un unico comando. Sullo smartphone ce ne sono di varie già preconfigurate che possiamo gestire e organizzare secondo le nostre esigenze. Un esempio? Pronunciando “Buongiorno” Google Assistant ci informa sul meteo, sul tragitto giornaliero (la situazione del traffico per andare a scuola o al lavoro), sugli impegni, sui promemoria segnati per la giornata e così via.

Sono compatibili con le routine tutti quei comandi per regolare le luci, il termostato e altre operazioni simili effettuabili magari con un po’ di musica, con le informazioni del mattino o con un podcast. E tutto ciò è gestibile con un solo comando. Una bella comodità no?

Le varie funzioni citate si possono organizzare comodamente dalle impostazioni di Google Assistant, nella sezione “Assistente”, ed esulano l’utente dall’obbligo di impartire gli stessi ordini giorno dopo giorno. Una volta impostate due, tre o quattro routine tutto diventa gestibile e immediato da utilizzare.

Le funzioni di pianificazione della giornata di Google Assistant sono varie e coinvolgono tutte le app dell’ecosistema di Big G. L’integrazione con Google Calendar per gli eventi o le cose da fare in programma, la navigazione tramite Google Maps e Android Auto, gestire i promemoria o la lista della spesa, sono solo alcune delle principali opzioni che l’utente può usufruire in proposito.

Google Assistant per gestire la smart home

Ma Google Assistant è particolarmente abile anche nella gestione della casa intelligente, come punto di riferimento per organizzare tutti i dispositivi smart in nostro possesso. Una volta collegato un termostato, una luce o un qualsiasi dispositivo smart home, basta dire all’assistente “Ok Google, imposta la temperatura a 24 gradi” per far sì che il dispositivo in questione faccia quanto richiesto.

Google Assistant permette anche di inviare messaggi vocali a casa ai dispositivi connessi al medesimo account. È possibile farlo sia con lo smartphone, che può inviare un messaggio a un Google Nest Mini o a un display smart, ad esempio. Oppure, possiamo comunicare qualcosa attraverso la rete creata dai soli dispositivi smart.

In questo caso è necessario avere due o più altoparlanti, orologi o display smart, che siano sotto la medesima rete Wi-Fi e collegati allo stesso account Google, con la modalità non disturbare disattivata. Basta pronunciare qualcosa come “Ok Google, trasmetti (messaggio)” o utilizzare i preimpostati per le azioni diverse come la sveglia, la colazione, la cena, l’ora di dormire e via dicendo. In questo caso, al solito comando “Ok Google, trasmetti” bisogna pronunciare “è ora di svegliarsi“, “la colazione è pronta“, “è ora di andare a dormire” e via dicendo.

Google Assistant permette anche di condividere con altre persone i propri dispositivi smart home di modo che più membri possano controllare la casa e gestirne i vari utenti che compongono la famiglia.

Per farlo, su smartphone c’è una sezione apposita nelle impostazioni, che rimanda a Google Home, l’app con cui gestire tutto ciò che concerne la questione. Da qui, è possibile infatti impostare i dispositivi, i membri della casa e i servizi multimediali connessi.

Cercare informazioni e risposte con Google Assistant

Non solo di pianificazione e di gestione si nutre Google Assistant. Proprio per il fatto di essere un vero e proprio assistente, benché virtuale, non può esimersi dal fornire all’utente informazioni e risposte di vario genere. L’assistente di Google può fornirci un ampio ventaglio di dati e informazioni che vanno dal meteo, alla situazione del traffico, passando per le info sui servizi, sui negozi, sulle indicazioni stradali, sui risultati sportivi, sulle notizie, sulle ricette e così via.

Ora, non vale la pena stare a menzionare tutte le informazioni che possiamo ricevere da Google Assistant. Quello che possiamo fare è parlare però su una serie di funzioni speciali come ad esempio la modalità interprete, arrivata di recente anche in Italia, utile per tradurre una conversazione (necessita dell’app Google Traduttore installata sullo smartphone). Basta dire “Ok Google, fammi da interprete” (ad esempio) e il gioco è fatto.

Su smartphone compare così una schermata in cui, per prima cosa, bisogna scegliere le lingue (ne supporta 44 al momento, qui la lista completa). Fatto questo l’assistente ci invita a pronunciare una frase per iniziare la conversazione, che può proseguire a seconda delle proprie preferenze, in modalità manuale o automatica. Terminata la chiacchierata, per chiudere la modalità interprete basta pronunciare “Interrompi“, “Chiudi” o “Esci“.

Oltre a questo è interessante menzionare anche la funzione per riconoscere i brani in riproduzione. Se per i Google Pixel c’è Now Playing a semplificare le cose, per tutti gli altri c’è Google Assistant che, una volta chiamato in appello, può informarci sulla traccia in ascolto. Basta chiederglielo così.

Importante anche l’integrazione di Google Lens con l’assistente, una funzione utile e in continuo sviluppo che permette di ricevere informazioni su ciò che ci circonda col solo ausilio della fotocamera e dei sistemi di intelligenza artificiale di Google. Ve ne abbiamo parlato in questo nostro approfondimento; qui basti sapere che su Google Assistant c’è l’iconcina apposita nella barra inferiore da chiamare in appello all’occorrenza, quindi inquadrare per tradurre, copiare o identificare.

Un’altra funzione interessante, sempre legata all’utilizzo via smartphone, è poi quella dedicata ai parcheggi, che ci consente cioè di ricordare dove abbiamo posteggiato. Per utilizzarla sono necessari i servizi di geolocalizzazione attivati (se impostiamo un luogo da ricordare), e un semplice comando vocale a scelta fra tanti: “Ho parcheggiato qui“, “Ho parcheggiato al G22” e così via. Dopodiché basta poi pronunciare qualcosa come “Dov’è la mia auto?” et similia, per trovarsi così con la posizione nella mappa. Semplice no?

Altre funzioni di Google Assistant

Fra le altre funzioni degne di nota di Google Assistant troviamo anche quelle relative ai pagamenti per inviare denaro ai contatti o fare acquisti con la propria carta di debito o col saldo di Google Pay. Questo è possibile non prima di aver configurato le relative impostazioni nella sezione “Pagamenti”. Interessante anche l’integrazione del sistema per la prenotazione di un tavolo in un ristorante, o le funzionalità relative agli ordini di cibo più in generale.

Oltre a questo, sono fresche d’arrivo le nuove funzioni dedicate a chi investe in borsa, o magari quelle dedicate all’analisi dell’utilizzo dello smartphone. Sì perché Google Assistant permette anche di sapere con precisione per quanto tempo abbiamo utilizzato il telefono o un’app in un determinato giorno, impostare un timer d’utilizzo per un gioco, o attivare la funzione Relax. C’è da dire però che queste sono tutte chicche riservate ai Google Pixel e agli smartphone con Android One, ma c’è motivo di credere che col passare del tempo Big G ne espanda la disponibilità.

Per il resto, sappiamo tutti che con Google Assistant possiamo gestire la parte telefonica dello smartphone, chiamando direttamente con i comandi vocali o utilizzarli per inviare messaggi via WhatsApp, SMS o e-mail ad esempio. Giocare con alcuni semplici passatempo, visualizzare le foto con un comando, o utilizzarlo a mo’ di dizionario chiedendo ad Assistant il significato di una parola qualsiasi sono solo alcune delle chicche di un servizio che col passare del tempo si fa sempre più completo.

 

Privacy di Google Assistant

Capitolo privacy, Google permette di gestire in toto le informazioni condivise con l’assistente. Possiamo ad esempio rimuovere l’ultima conversazione effettuata con Google Assistant, eliminare i singoli elementi o tutte le attività del giorno, o della settimana. Basta pronunciare “Ok Google, elimina la mia ultima conversazione/attività di oggi/settimana” e l’assistente farà il resto.

Quel resto che dicevamo si può gestire direttamente nelle impostazioni dell’assistente di Google, comprese le informazioni da condividere con il servizio in questione. C’è una sezione apposita dell’account Google in cui regolare le attività dell’assistente. Dal menù delle impostazioni di Google Assistant basta selezionare la sezione “I tuoi dati nell’assistente” per avere tutto a portata di mano con i propri dati da gestire e le informazioni relative al modo in cui questi ultimi si interfacciano con i servizi Google.

 

Dispositivi compatibili con Google Assistant

E infine la compatibilità. È uno dei punti di forza di Google Assistant, che lo caratterizza appieno e ne motiva la fortuna. Su smartphone e tablet c’è il supporto già ad Android 5.0 Lollipop e successivi, mentre su iPhone o iPad è necessario almeno iOS 10. Ma l’assistente di Google è compatibile anche sugli smartwatch con Wear OS, sui Chromebook o sugli smartphone con Android Go (qui per scaricare).

Parlando poi di dispositivi per la casa, c’è da sapere che Google Assistant è compatibile con le televisioni con Android TV (dalla versione 5.0 in su), con gli altoparlanti smart come Google Home, Home Mini e Google Nest Mini, con gli smart display come Google Nest Hub, con le cuffie (le Google Pixel Buds 2), senza citare tutti gli altri dispositivi terzi.

Anche le auto possono comunicare con e per mezzo di Google Assistant, grazie ad Android Auto, che permette a chi guida di impostare le destinazioni, effettuare le chiamate, inviare i messaggi, e via dicendo, con i comandi vocali e non solo.

E questo è solo l’inizio perché Google Assistant è un servizio ancora giovane con delle potenzialità notevoli, ormai sempre più note e utilizzate da noi utenti che, non più a disagio come un tempo, pian piano cominciamo a fidarci e soprattutto a comprendere i punti di forza di un sistema che sarà sempre più presente in un futuro che è già presente.