Qui si parla di due marcantoni, Gboard e SwiftKey, le app più note del settore tastiere digitali. Simili per alcuni aspetti, ma diverse per tanti altri, sono due applicazioni rinomate, quasi storiche, specie SwiftKey che, acquistata nel 2016 da Microsoft, a luglio di quest’anno spegnerà addirittura 10 candeline. Gboard è invece più giovane, ma tutt’altro che immatura; sono passati appena 3 anni da quando Google ne ha rilasciato la versione per gli smartphone Android. Comunque, fatta questa premessa possiamo subito tirare dritti e andarne a scoprirne insieme le funzioni, le caratteristiche, le differenze e quando (o se) preferirne una.

Gboard vs SwiftKey: caratteristiche e funzioni

Partiamo da Gboard, l’apprezzatissima tastiera di casa Google che punta tutto sulla semplicità d’uso e sulla completezza di un sistema tutto integrato nell’ecosistema di casa Mountain View. Negli anni ha ricevuto una marea di funzioni interessanti e apprezzate che ne hanno decretato il successo.

L’eccellente sistema di predizione testuale, la chiarezza, la cura estetica e il ricco parco di lingue e dialetti supportati (superiore a quello di SwiftKey) sono alcuni dei punti di forza di Gboard, un’app sempre aggiornata da mamma Google e costantemente aperta a nuove funzionalità.

SwiftKey è un’applicazione che ha una lunga storia dietro di sé, fatta di cambiamenti e miglioramenti vari che negli anni l’hanno fatta salire sull’olimpo delle migliori tastiere digitali per smartphone. Di proprietà di un altro colosso del settore, Microsoft, è un’app che punta molto sulla personalizzazione.

Ricca di strumenti, temi e chicche con cui customizzarla, ma non intuitiva quanto la tastiera di Google, SwiftKey punta su un tipo di utenza un po’ differente, sui più smanettoni che intendono cucirsela addosso, sulle proprie esigenze e sui propri gusti con alcune funzioni esclusive e chicche come le statistiche d’uso o i controlli per ridimensionarne gli ingombri.

Le funzioni di Gboard e SwiftKey: più somiglianze che differenze

Alla base c’è lo stesso principio, sia Gboard che SwiftKey fanno di tutto per far sì che l’utente possa digitare un messaggio o un testo qualsiasi in modo pratico e veloce. Come? Con funzioni di autocompilazione e suggerimenti intelligenti simili, basati su algoritmi e intelligenza artificiale che imparano dalle abitudini personali.

Fra le funzioni in comune c’è ad esempio il supporto contemporaneo a più lingue, la possibilità di cercare le GIF, salvare gli appunti, utilizzare la modalità in incognito, sfruttare lo swipe o la voce anziché digitare lettera per lettera, importare le preferenze fra dispositivi diversi (se connessi al medesimo account), utilizzare la tastiera come finestra flottante, o magari usufruire delle funzioni di traduzione.

Nemmeno il sistema integrato per la ricerca è un fattore che le differenzia più di tanto, perché se da una parte Gboard funziona ovviamente con la ricerca di Google, SwiftKey di default sposa Bing, ma lascia all’utente la possibilità di decidere se optare per il motore di casa Mountain View.

Per quanto riguarda invece le funzioni specifiche di ciascun servizio, c’è da dire che SwiftKey permette di avere a portata di mano un quadro con le statistiche d’uso principali, con una mappa termica che mostra le aree della tastiera più utilizzate, la quantità di tocchi risparmiati grazie alla funzione di predizione, i numeri di parole indovinate, completate o scritte con flow, numeri utili più che altro ai più curiosi. Da parte sua, Gboard ha tuttavia delle opzioni speciali che consentono di gestire quanto digitato con la funzione copia/incolla, ad esempio o Google Traduttore, alternativa a Microsoft Trasnslator di SwiftKey.

Personalizzazione di Gboard e SwiftKey

Il grosso delle differenze fra Gboard e SwiftKey lo ritroviamo qui. Come anticipato, la tastiera digitale di Microsoft ci fornisce un ventaglio più ampio di opzioni di personalizzazione. A partire dallo strumento per ridimensionare la tastiera a proprio piacimento, fino ai tanti temi disponibili. SwiftKey ci dà la possibilità anche di creare un tema personalizzato scegliendo un’immagine come sfondo, mettendo a disposizione anche un paio di opzioni per il layout. Anche Gboard si può personalizzare con vari preset per selezionare la grandezza della tastiera, e dispone di alcuni temi, ma la varietà e soprattutto la cura dei layout disponibili è decisamente inferiore all’app di Microsoft.

Mettiamo da parte l’estetica e vediamo in che modo personalizzare tutto il resto. Con Gboard possiamo inserire o eliminare la riga dei numeri, mostrare o nascondere la scorciatoia o i suggerimenti per le emoji, scegliere il tema scuro automatico in risparmio energetico, attivare o meno i suoni, il feedback aptico o il ritardo della pressione dei tasti, fra le altre cose. Sono tante anche le opzioni per la gestione della funzione di correzione del testo, fra spazi automatici, suggerimenti per le parole successive, il controllo ortografico e così via.

Simili le possibilità disponibili su SwiftKey, che oltre a disporre di alcune delle suddette, ci consente di personalizzare meglio vari aspetti secondari come il volume del suono dei tasti, o la vibrazione degli stessi, ad esempio.

 

Gboard vs SwiftKey: come scegliere

Avrete capito che le due app, nonostante provengano da percorsi differenti, non viaggiano su due binari paralleli ma si incontrano spesso e volentieri con funzioni che rendono difficile dare una preferenza oggettiva.

Entrano così in gioco i gusti personali, che per Gboard potrebbero propendere più che altro per la sua semplicità, sia estetica che funzionale, l’insuperata disponibilità di lingue e dialetti, e soprattutto per la perfetta integrazione in un ecosistema in cui è un elemento di spicco, e per questo particolarmente seguito, quindi aggiornato. Ma SwiftKey ha dalla sua un che di più sofisticato, e soprattutto, rispetto alla tastiera di Google risulta essere più personalizzabile grazie a un parco di temi che la rende adatta a ogni contesto.

Provarle entrambe per un po’ cambiando tastiera di tanto in tanto è forse la scelta più saggia, e per questo c’è come sempre il Google Play Store a disposizione, o in alternativa i badge a seguire, proprio sopra al box dei commenti, dove vi invitiamo a farci sapere la vostra.

Gboard

Swiftkey