Come da programma nella serata di ieri Google ha presentato la prima beta di Android P, durante il keynote principale del Google I/O si è alzato il velo da alcune nuove funzioni del robottino verde e inaspettatamente è stata comunicata la disponibilità della prima beta per tanti smartphone oltre ai Pixel.

Intelligenza artificiale prima di tutto, ma anche gesture, sprazzi di Material Design 2 e tante modifiche alla UI; come sempre molta carne al fuoco e qualche esperimento che è destinato a rimanere tale.

Noi non abbiamo perso tempo e abbiamo installato la Beta 1 di Android P sul nostro Google Pixel  2 XL, ecco quindi un riassunto di tutte le novità.

Video | Le novità di Android P

Prime impressioni

Le prime impressioni con il nostro Google Pixel 2 XL aggiornato alla prima beta di Android P sono in generale positive, il cambiamento più tangibile è rappresentato dalle gesture e il nuovo sistema di navigazione all’interno del sistema, per il quale è certamente necessario un periodo di ambientamento.

Chi vi scrive è mancino e ha trovato particolari difficoltà utilizzando lo smartphone con la mano sinistra, sarà bene che Google permetta di invertire a specchio gli swipe sull’unico tasto home altrimenti una fetta di utenti sarà tagliata fuori.
Le gesture non sono così intuitive e le animazioni hanno bisogno di un minimo di affinamento per risultare più gradevoli, in ogni caso però è notevole lo sforzo fatto da Google per ammodernare un navigation bar che stava cominciando a sentire il peso degli anni.

In ogni caso la cara buona vecchia barra di navigazione è ancora attivabile dalle impostazioni, ma sarà difficile che Google torni sui suoi passi, almeno in quanto a gesture.

Convince fin da subito il nuovo tasto rapido per ruotare lo schermo in orizzontale, una di quelle cose che ci si chiede perché nessuno abbia mai pensato prima, così come le “action” nel drawer di navigazione.
Non male la schermata delle app recenti in orizzontale, sembra di essere tornati a qualche anno fa, ma ogni tanto un tocco vintage può rivelarsi interessante.

Le funzioni che sfruttano l’intelligenza artificiale, come la batteria adattiva o la nuova luminosità adattiva sono da tenere sotto controllo e le potremo valutare solo tra qualche giorno, nel mentre accogliamo positivamente le “smart reply”, la possibilità di modificare gli screenshot e il ridisegnato slider per il volume, sensibilmente rimpicciolito rispetto alla prima developer preview.

La beta di Android P non è l’unica novità di un Google I/O che ha ancora qualche sorpresa che ci attende, nei prossimi giorni potranno saltar fuori altre piccole cose di cui non ci siamo accorti quindi restate aggiornati con TuttoAndroid e se siete tra i fortunati possessori di uno smartphone compatibile con Android P beta, provatela, ne vale la pena.