Hiroshi LockheimerVP Engineering di Android, ha rilasciato un’intervista a Business Insider, parlandoci un po’ di Android 5.0 Lollipop. Gli sono state poste diverse domande, alcune delle quali interessanti e per questo ve le riproponiamo tradotte con gli aspetti principali. Trovate l’intervista qui sotto. Buona lettura.

Cosa rende Lollipop un grande aggiornamento di Android?

Rinnovare completamente l’interfaccia utente di Android è stato uno sforzo enorme, ma voglio sottolineare che non c’è solo il Material Design. Android adesso supporta l’architettura a 64 bit, ad esempio; sono molte le cose che rendono Lollipop la versione più grande della storia. E’ la prima volta che rilasciamo un’anteprima per gli sviluppatori, ma abbiamo deciso di farlo considerate le tante modifiche apportate.

Perché modificare adesso l’interfaccia di Android?

L’idea non è nata in questo periodo. Abbiamo apportato le prime grandi modifiche con Gingerbread e Honeycomb e in quel periodo abbiamo capito che dovevamo modificare l’interfaccia di Android in qualcosa di piatto, di materiale. Da allora abbiamo lavorato molto per perfezionarla e realizzarla al meglio. In futuro, comunque, ci saranno sicuramente altre modifiche all’interfaccia.

Lollipop è nato con Sundar Pichai?

Sì, assolutamente. KitKat è nato con Andy Rubin ed è stato concluso con Sundar Pichai. Lollipop invece è stato sviluppato interamente sotto la supervisione di Sundar, con cui lavoriamo molto bene. Il merito è comunque di tutte le persone che vi hanno lavorato, siamo davvero una squadra coesa.

Hai mai pensato che qualche caratteristica introdotta in Android fosse inutile?

Questa è una buona domanda. Non è facile per noi, ma ci concentriamo molto sulle funzioni software introdotte e se riteniamo che qualcuna debba essere perfezionata lo facciamo. Lo sblocco col sorriso ne è un esempio, che con Lollipop è stato drasticamente migliorato sotto ogni punto di vista.

All’utente piace avere scelta e Samsung è il produttore che maggiormente offre scelta, nonché il più grande al mondo. Perché i Nexus?

Non siamo in competizione con Samsung, HTC o LG. Non siamo in competizione con noi stessi. Realizziamo i Nexus per noi stessi, per mostrare qualcosa di concreto internamente, che non sia solo software. Naturalmente siamo felici che molti utenti decidano di acquistarli.

Frammentazione, personalizzazioni dei produttori, tempistiche d’aggiornamento… Cosa puoi dirci al riguardo?

Sapevamo fin dal primo giorno che Android non sarebbe stato solo di una una società e che non sarebbe stato solo di Google o di HTC. E’ sempre stato di un ecosistema, di un gruppo di produttori e solo così è potuto crescere molto da allora. E’ stato sviluppato per gestire diversi componenti, come varie dimensioni del display. Ci sono state molte problematiche nello sviluppo di applicazioni per specifici dispositivi, ma penso che ora ne stiamo raccogliendo i frutti. Dobbiamo solo celebrare la diversità dei dispositivi. Ad ognuno le sue dimensioni.

Queste le sue parole. Adesso fateci sapere le vostre nel box sottostante.

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