Ogni grande aggiornamento di Android porta con sé il documento “Android Compatibility Definition” che Google stila per definire le regole che i produttori di smartphone devono seguire affinché i propri prodotti siano in linea con i servizi di Google.

Oltre ai punti salienti che riguardano gli standard audio, di ricarica ed il nuovo sistema “Android Extensions” di cui vi abbiamo parlato ieri, l’azienda californiana ha dettato alcune linee guida riguardo le Vulkan API, il multi window, blocco delle chiamate, DayDream, Android Auto e Package Manager.

Nougat non necessita delle Vulkan API

Esattamente! A differenza di quello che si pensava inizialmente per i vecchi chipset come Snapdragon 800, per poter usufruire di Vulkan non serve un processore specifico. Il motivo per cui Nexus 5 fu abbandonato, a quanto pare, è stato semplicemente l’essere uscito dai 18 mesi di aggiornamenti “garantiti”.

Il multi window deve seguire lo stile AOSP

Nononostante sia l’ultima arrivata in questo campo, Google vuole subito dettare legge per quanto riguarda l’implementazione del multi windows in Android. Samsung, LG ed altri, secondo il Compatibility Definition Document, non potranno implementare altre funzioni o stili che siano diversi da quelli trovati in AOSP ma potranno decidere di non implementare il multi windows per certi dispositivi magari meno potenti.

Obbligatorio il supporto al blocco chiamate

Tutti i produttori da oggi dovranno implementare il blocco chiamate e messaggi nella propria versione personalizzata di Android al fine di offrire una possibilità importante a tutti gli utenti.

Daydream

Per quanto riguarda Daydream, invece, Google ha specificato delle regole piuttosto ferree che concernono la potenza di calcolo, la grandezza e risoluzione dello schermo, Bluetooth e compatibilità con OpenGL ES 3.2 e Vulkan.

  • Bluetooth 4.2
  • Schermo tra 4.7 e 6 pollici
  • Display 1080p @ 60Hz come minimo requisito (ma è caldamente raccomandato il Quad HD).
  • OpenGL ES 3.2 e Vulkan.
  • Rendering consistente a 60 fps.
  • Sensore di temperatura capace di leggere quella del dispositivo.

Altro

Altri cambiamenti interessano soprattutto Android Auto, per il quale sono state definite alcune specifiche minime per risoluzione (750×480) e dimensione degli schermi (6 pollici) al fine di non rovinare o rendere difficile l’esperienza con il sistema di infotainment, nuovi standard audio ed il Package Manager che detta alcune norme per l’installazione degli APK.