L’esperto di informatica e blogger Szymon Sidor ha scoperto una falla di Android che consentirebbe agli hacker di spiare chiunque abbia installato la loro applicazione tramite la fotocamera stessa dello smartphone. Si conoscono già svariate applicazioni che riuscirebbero a scattare foto senza il consenso dell’utente, ma fino ad ora il requisito necessario era che lo schermo fosse acceso e l’applicazione della fotocamera aperta.

Szymon, in nome della scienza, ha deciso di condurre dei test più approfonditi. Partendo dall’assunto che la fotocamera di Android, per funzionare, deve obbligatoriamente mostrare l’immagine acquisita in tempo reale, l’informatico ha creato un programma con il quale è riuscito a far sì che questa anteprima apparisse su schermo alla grandezza di 1×1 pixel. E parlando ormai di cellulari dalla densità di più di 400 pixel per pollice, è chiaro capire che un singolo pixel sia praticamente impossibile da notare. Inoltre Szymon ha fatto sì che la sua applicazione non risultasse come installata, nè fosse visibile tra le applicazioni recenti, ma la ciliegina sulla torta sta nel fatto che essa continuava a registrare dati anche a schermo spento, senza che l’utente potesse accorgersi di nulla.

Tutte queste foto e video rubati all’insaputa del proprietario dello smartphone, vengono mandati su server online e contengono informazioni riguardo a localizzazione e altri dati, permettendo ad un potenziale malintenzionato di sapere cosa fate e quando lo fate. A riprova del tutto Szymond ha caricato un video su YouTube che dimostra l’effettivo funzionamento del suo programma, così da portare gli utenti a prestare seriamente attenzione su questa questione.

Si spera che Google sia già al lavoro per correggere questa falla, potenzialmente molto pericolosa per la sicurezza dei dati di tutti gli utenti Android.

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