Uno dei problemi dei fitness tracker è sempre stato l’apparenza: essendo oggetti pensati per gli sportivi, spesso sono colorati e vivaci o, comunque, hanno un aspetto che può stonare con un abbigliamento praticolarmente curato ed elegante. Runtastic Moment è stato pensato proprio per andare incontro alle esigenze di chi vorrebbe un fitness tracker elegante senza però rinunciare alle funzionalità (e ad un orologio): è uno smartwatch molto watch e poco smart, se così si può dire. Ma è anche uno dei pochi prodotti ad essere realmente riuscito a coniugare eleganza e tradizione con funzionalità di tracciamento delle attività fisiche.

Hardware & Ergonomia

Il Runtastic Moment sembra, ad un primo sguardo, un normale orologio da polso e questa è esattamente l’intenzione del produttore, che non vuole che sia immediatamente evidente il fatto che si tratti di una smartband camuffata. Abbiamo infatti un quadrante con due lancette, un tasto in corrispondenza delle ore 4 e una cassa in acciaio. Le differenze emergono quando si nota che c’è anche un piccolo quadrante, tra il centro e le 6, con una piccola Luna e i numeri 50 e 100: quello è l’indicatore dei progressi.

Runtastic Moment è disponibile in quattro diversi modelli: Basic, Fun, Elite e Classic. Tutti e quattro condividono le stesse funzionalità e gli stessi elementi essenziali del design, ma differiscono per il disegno del quadrante e della cassa, oltre che del cinturino. Il modello che Runtastic ci ha fornito è il Moment Elite, che ha cassa colorata di nero e cinturino in tessuto e pelle.

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I modelli Classic ed Elite sono i più eleganti e raffinati (nonché costosi), grazie ad un design più sobrio e a materiali di qualità più elevata. Effettivamente il Moment Elite sembra davvero un orologio di qualità e la sua natura è tradita soltanto dalla presenza del logo Runtastic in corrispondenza delle ore 3 e del mini-quadrante con il progresso verso l’obiettivo.

Va detto che Runtastic Moment Elite è proprio grande, anche rispetto ad un orologio da uomo di dimensioni generose: la cassa è da 46mm, mentre il cinturino da 24mm. I primi tempi non è facile abituarsi ad avere al polso un orologio così grande, ma nel giro di qualche giorno ci si fa il callo e le dimensioni (ed il peso: 80 grammi!) non diventano più un problema.

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L’aspetto invece meno comodo a cui, contrariamente a peso e dimensioni, non ci si abitua è il fatto che il cinturino sia abbastanza rigido e non si adatti correttamente al polso, ma rimanga con una sua forma che è difficile da cambiare. Il problema maggiore sta nel fatto che il cinturino preme sui lati del polso e lascia quindi spazio tra la cassa e il polso e dal lato opposto – spazio che non è possibile eliminare.

Ritengo che gran parte di questa problematica sia dovuta alla scelta di rendere molto spesso il cinturino in corrispondenza dell’attacco alla cassa; non riesco a capire il motivo che ha condotto a questo risultato, ma purtroppo la conseguenza è che l’orologio non offre un comfort ottimale.

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Il sistema di aggancio del cinturino è molto semplice ed immediato, ma non sono disponibili cinturini di ricambio e/o alternativi sul sito di Runtastic. Il cinturino in tessuto del modello Elite in mio possesso ha cominciato a mostrare segni di usura dopo pochi giorni di utilizzo, ma sembra comunque che possa resistere parecchio. Un’opzione con cinturino metallico sicuramente sarebbe stata la benvenuta!

Le lancette si illuminano al buio, così che sia possibile leggere sempre correttamente l’orario. L’orologio offre impermeabilità fino a 100 metri, il che significa che non dovrebbero esserci problemi neppure durante immersioni impegnative! In corrispondenza delle ore 9 (o del minuto 45) è presente un LED rosso che indica l’arrivo di notifiche.

Batteria & Autonomia

La batteria, non ricaricabile ma sostituibile, è una CR2430 da 280mAh e dovrebbe garantire un’autonomia di sei mesi circa – che non posso ovviamente confermare o smentire. Nella confezione viene fornito anche un cacciavite per aprire il retro dell’orologio e cambiare da sé la batteria.

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Software

Per la sincronizzazione con il dispositivo viene utilizzata l’app Runtastic Me, disponibile gratuitamente sul Play Store (trovate il badge subito sotto questo capoverso). L’app è molto semplice e lineare, con il design che riprende in via generale le linee guida del Material Design, con qualche modifica.

I dati tracciati e mostrati sono i seguenti:

  • numero di passi;
  • minuti di attività intensa;
  • calorie bruciate;
  • distanza;
  • ore di sonno.

Toccando ciascun parametro è possibile accedere ai dettagli specifici: l’app mostra i risultati ottenuti dividendoli per fasce orarie e mostrando dove sono concentrati, ad esempio, i passi in quantità maggiore grazie a grafici a barre.

La precisione nel conteggio dei passi non è elevatissima e il Moment tende a contare più passi di quelli che si sono effettivamente fatti. L’orologio non rileva soltanto le attività come camminare o correre, ma anche i movimenti del braccio che nulla hanno a che vedere con l’attività fisica – ad esempio la guida. Questo è un difetto comune alla maggior parte dei prodotti di questo genere e non è facilmente risolvibile.

Il rilevamento del sonno non è automatico e va attivato manualmente prima di andare a dormire; non è precisissimo, tanto che pur svegliandomi sempre alle 8 del mattino l’orologio rileva spesso le 9:30 come orario di fine del sonno – dato che spesso ho dimenticato di disattivarlo. I grafici mostrano l’attività durante la notte, con conseguente valutazione della qualità del sonno. È presente una modalità sveglia che attiva la vibrazione dell’orologio per svegliare l’utente.

Per fornire sempre un resoconto delle attività, Runtastic Me può attingere ai dati provenienti dal telefono (o tablet) relativi al movimento, escludendo però il controllo del sonno, oppure a Google Fit. Questo avviene nel momento in cui non siano presenti dati sull’orologio – ad esempio se lo si toglie dal polso ma si continua a camminare.

Il Runtastic Moment Elite può anche avvisare l’utente della ricezione di notifiche tramite vibrazione e tramite il LED. Purtroppo, però, tale funzionalità non sembra funzionare correttamente e l’orologio non ha mai vibrato durante le mie prove – anche perché, nonostante le impostazioni, non rimane costantemente connesso con il telefono e continua a disconnettersi. Il difetto era da imputare all’unità malfunzionante che mi era stata inviata: l’avviso delle notifiche è presente e funziona bene, anche se è limitato a poche applicazioni.

Il difetto principale del software sta nel fatto che per accedere ai dati precisi più vecchi di una settimana è necessario pagare un canone di abbonamento a Runtastic Premium: include anche consigli giornalieri, resoconti settimanali dei progressi, resoconti a lungo termine e obiettivi, ma costa ben 6.99€ al mese o 54.99€ l’anno. Di certo non una cifra che tutti sono disposti a spendere, tanto più che la concorrenza non pone limiti di questo tipo e, soprattutto, non fa pagare un servizio che dovrebbe essere gratuito visto il prezzo di vendita dell’oggetto. Fitbit, ad esempio, propone tutte le aggiunte gratuitamente. Runtastic dà vantaggi anche nell’uso dell’app Runtastic e nel sito, ma ciò non toglie che il target di una simile politica non può che essere il forte appassionato: chi vuole solo tenere traccia della propria attività, senza nulla in più, preferirà probabilmente altro.

In conclusione

Runtastic Moment è un accessorio interessante, ma costoso. Le versioni Basic e Fun costano 129€, mentre per portarsi a casa Classic ed Elite sono necessari ben 199€. Il prezzo per avere un fitness tracker di pregio non è quindi basso, anche se la cifra è giustificata dalla qualità molto elevata e dall’ecosistema di servizi che supporta il dispositivo. Purtroppo le vibrazioni per le notifiche non sembrano funzionare correttamente, dunque il Runtastic Moment soffre ancora di problemi di gioventù che devono essere risolti con futuri aggiornamenti. Complessivamente, Runtastic Moment è un buon dispositivo, che dovrebbe vedere anche l’implementazione di nuove funzionalità nel corso dei prossimi mesi come la trasformazione delle lancette in indicatori di distanza percorsa nella sessione di corsa corrente.

Le alternative non mancano: le serie G Watch di LG o Moto 360 di Motorola offrono funzionalità avanzate e più propriamente da smartwatch, ma richiedono una ricarica quotidiana; i fitness tracker come Mi Band, Fitbit, Misfit o Jawbone si limitano a fare i fitness tracker e non sono orologi. Runtastic Moment sta un po’ in mezzo e non è né carne né pesce. Ciò che è certo è che è davvero bello, e già questo è sufficiente per molti.