In casa Google i cambiamenti sono ormai all’ordine del giorno e il 2025 sembra destinato a diventare l’anno della piena affermazione di Gemini su tutte le principali piattaforme dell’ecosistema. Dopo aver mosso i primi passi su smartphone Android e web, il chatbot intelligente di Big G è pronto a espandersi ulteriormente: nel corso dell’anno, Gemini arriverà infatti su tablet, automobili, smartwatch e dispositivi indossabili collegati al telefono, come confermato direttamente da Sundar Pichai durante la recente conference call sui risultati finanziari.
Un’espansione annunciata da tempo, ma che ora inizia a prendere contorni molto più concreti; oltre a ciò ci sono diverse altre novità in cantiere.
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Gemini sbarcherà presto su Android Auto, smartwatch e wearable
Se da una parte Google Assistant continua a resistere su alcuni dispositivi come Android Auto e Wear OS, dall’altra la transizione verso Gemini è ormai una questione di tempo. Sundar Pichai ha confermato che l’aggiornamento è previsto per la fine del 2025, anche se non è stata ancora indicata una finestra di rilascio precisa; tuttavia, con il Google I/O alle porte (in programma per maggio), è lecito aspettarsi ulteriori dettagli a breve.
D’altra parte, già nei mesi scorsi erano emerse evidenze chiare di questa rivoluzione in arrivo, alcune funzioni di Gemini Live erano già state individuate all’interno di Android Auto, mentre per Wear OS si parlava da tempo di una versione dedicata del chatbot, capace di offrire assistenza rapida, contestuale e soprattutto multilingue. Insomma, il futuro è già scritto, e sarà sempre più alimentato dall’intelligenza artificiale.
Non solo espansione, Gemini diventa più naturale con Flash 2.0 migliorato
Le novità non riguardano solo l’espansione geografica e di dispositivi, ma anche il cuore stesso di Gemini, con l’aggiornamento 2025.04.19, Google ha infatti introdotto una versione migliorata del modello Flash 2.0, pensata per rendere le conversazioni più naturali, collaborative e contestuali.
Come sottolineato da Big G, con questa versione gli utenti possono aspettarsi interazioni più fluide e coinvolgenti, con Gemini capace di comprendere meglio il contesto e proporre soluzioni creative, suggerimenti e persino prospettive alternative. Tra gli scenari suggeriti per “sentire la differenza” troviamo:
- chiacchierate sui propri interessi
- supporto nello studio o al lavoro
- richieste di idee nuove e creative
In attesa della stabilizzazione del modello Flash 2.5, ancora in fase sperimentale, questo aggiornamento rappresenta un ulteriore passo avanti verso un Gemini sempre più “umano”.
Google Workspace si rinnova: più IA con Canvas, Panoramiche Audio e non solo
Parallelamente, Google sta integrando Gemini sempre più a fondo nei suoi strumenti di produttività, rendendo l’esperienza su Workspace ancora più intelligente; tra le novità principali annunciate per aprile 2025 troviamo:
- Canvas -> un vero e proprio spazio di lavoro creativo dentro l’app Gemini, dove è possibile scrivere documenti, generare codice e perfezionare testi in collaborazione con l’IA, con esportazione diretta in Google Documenti.
- Panoramiche Audio -> documenti e presentazioni possono essere trasformati in tracce audio, offrendo un’esperienza simile a quella di un podcast, perfetta per chi preferisce ascoltare piuttosto che leggere.
- Risposte intelligenti in Gmail -> ora più contestuali e intelligenti grazie all’integrazione diretta con Gemini, oltre alla nuova funzione che rileva automaticamente gli appuntamenti nascosti nelle email e propone di aggiungerli al calendario.
- Barra laterale di progettazione per Presentazioni -> uno strumento rapido ed elegante per creare presentazioni visivamente accattivanti senza mai abbandonare l’interfaccia principale.
- Nuove funzioni per Chat -> con l’introduzione della scheda bacheca e l’integrazione di HubSpot per la gestione più semplice di file, link e risorse di team.
Gemini cambia anche sul web, spazio a Veo 2 e nuove scorciatoie
Sul fronte desktop Gemini non si ferma, ora Veo 2, lo strumento per generare video dal testo, è stato spostato nella barra dei prompt accanto a Deep Research e Canvas, rendendone molto più immediato l’accesso.
Inoltre, sono stati riorganizzati i menu “Più” su desktop, combinando “Immagine” e “Carica file” in un’unica voce, mentre su mobile fa la sua comparsa la nuova scorciatoia “Fotocamera” nel menu di caricamento rapido. Piccoli cambiamenti che, sommati, rendono l’esperienza complessiva più fluida e accessibile.
Il quadro che emerge è piuttosto chiaro: Gemini è destinato a diventare il centro nevralgico dell’ecosistema Google, superando il tradizionale Assistant non solo su smartphone e web, ma anche su dispositivi indossabili, auto connesse e strumenti di produttività aziendale.
Gli utenti dovranno sicuramente affrontare qualche inevitabile fase di adattamento, specie chi è abituato alle routine e ai comandi storici di Assistant, tuttavia il futuro promette un’esperienza più completa, naturale e versatile, capace di adattarsi ai diversi contesti di utilizzo.
Restiamo dunque in attesa di scoprire tutte le novità che Google svelerà a breve, con l’appuntamento ormai imminente del Google I/O 2025 che si preannuncia più interessante che mai.