Alla fine del 2023, la Connectivity Standards Alliance (CSA) annunciava Aliro come nuovo standard per le serrature intelligenti.

Si trattava, all’epoca, di un annuncio molto atteso: con il rapido ampliamento del settore delle smart lock, le case intelligenti richiedevano a gran voce un protocollo condiviso che potesse superare gli ostacoli legati all’utilizzo esclusivo delle app proprietarie da parte delle serrature di nuova generazione.

Di qui, la spinta di alcuni operatori come Apple e Samsung nei confronti della creazione e dell’implementazione di un nuovo standard (Aliro), spinto dallo stesso consorzio che aveva creato Matter, il protocollo di comunicazione open e unificato.

A distanza di quasi un anno e mezzo da tale annuncio, ora Google Wallet ha deciso di aggiungere il supporto di tale protocollo per Android e Wear OS nella versione 25.11, potendo così integrare la gestione dello standard sui dispositivi dell’utente come smartphone e indossabili.

Naturalmente, potrebbe passare un po’ di tempo prima di poterlo utilizzare effettivamente, considerata la mancanza di smart lock certificati con tale protocollo e ipotizzando che ad essere supportato sia solo l’hardware nuovo.

Come dichiarato dal sito ufficiale del protocollo, Aliro si basa su quattro principi:

  • Semplicità: eliminare gli ostacoli all’implementazione di tale standard, riducendo la complessità dell’integrazione e semplificando la risoluzione dei problemi.
  • Flessibilità: supporto alle diverse tipologie di installazioni o architetture, offrendo un comodo accesso a punti di ingresso comuni e individuali.
  • Sicurezza: fungere da base per l’implementazione di soluzioni di accesso mobile protette e affidabili all’avanguardia.
  • Interoperabilità: consentire ai dispositivi e ai lettori indipendenti dal produttore di lavorare in un quadro di maggiore sinergia.

Ricordiamo infine che lo standard Aliro è supportato da alcuni dei principali operatori di settore come Allegion, Apple, ASSA ABLOY, Google, Infineon, Kastle Systems, Last Lock, NXP Semiconductors, Qualcomm, Samsung e STMicroelectronics.