Sony è stato uno dei primi produttori a spingere per l’uso di sistemi in grado di rendere gli smartphone resistenti all’acqua, ovviamente con i limiti del caso. Per Xperia Z2, i limiti sono quantificati in 30 minuti alla profondità di 1,5 metri di acqua dolce (IP58).

La storia che andiamo a raccontare avrà di sicuro reso fieri di se gli ingegneri che hanno sviluppato proprio Xperia Z2. A quanto pare, in Svezia, tale Alexander Maxèn avrebbe deciso di concedersi un po’ di vacanza, praticando lo sci nautico. Un attimo di disattenzione e il suo Sony giaceva 10 metri sotto il livello dell’acqua, adagiato sul fondale.

Arrivati a riva, hanno provato a chiamare il telefono, che sorprendentemente era ancora agganciato alla rete.

Solo 6 settimane più tardi, un suo amico, uscendo per un’immersione nella zona, è riuscito a recuperare lo smartphone, che presentava ovviamente alcuni danni esterni e la batteria completamente scarica. Provando ad attaccarlo al cavo per la ricarica, il led ha ripreso vita, e lo smartphone ha ripreso a funzionare, riuscendo perfino a telefonare.

Maxèn ha deciso di non riparare il suo Z2, ma di tenerlo nello stato che potete vedere sotto, a ricordo di questa impresa eccezionale per uno smartphone.

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