I ragazzi di Ultimatelephonia hanno pubblicato una recensione in Italiano sul Samsung Galaxy S 2 (si tratta della traduzione di quella inglese di Engadget), il primo dispositivo Android dual-core della casa coreana con uno spessore davvero invidiabile e comodo. Ce l’hanno segnalata e la riportiamo volentieri in quanto molto esaustiva e completa. Eccovela di seguito: 

Il Samsung Galaxy S II è spesso (come dichiarato da Samsung) 8,49 millimetri, ma noi siano un po’ come San Tommaso ed abbiamo voluto misurarlo e il risultato è stato effettivamente quello dichiarato. In realtà lo spessore è leggermente più alto in fondo al terminale, dove il case da alloggio all’ altoparlante, e in tutto il comparto macchina fotografica, che sporge solo leggermente dal resto del corpo, ma anche nel suo punto più spesso, non andiamo mai oltre 1cm. Visto anche il carico di tecnologia che è inserito all’interno di questo dispositivo consideriamo il suo profilo così sottile un vero capolavoro di ingegneria.

Grazie alla conformazione del display da 4,3″ con i lati curvi il nuovo portatile di Samsung si tiene molto bene in mano, anche meglio del Sony Arc, e fornisce una presa comoda e sicura. Il coperchio posteriore é ben strutturato, fornisce una buona sensazione al tatto, e dovrebbe resistere molto bene ad ammaccature e graffi. La cornice che circonda lo schermo del telefono é anch’essa in plastica, ma di qualità. C’è una fessura minuscola tra il telaio del portatile e lo schermo che potrebbe contribuire ad accumulare polvere, se usato in ambienti sporchi, e nonostante la qualità costruttiva appaia rassicurante e di buona qualità, il Galaxy S II è ancora fatto di plastica piuttosto che in materiali più robusti come negli apparecchi HTC o Nokia.

Lo schermo, è protetto da uno strato continuo di vetro, che copre un display AMOLED Super Plus da 4,3 pollici, con una serie di sensori e la fotocamera frontale in alto, e due tasti capacitivi Android in basso. L’auricolare e il pulsante per la home page sono le uniche interruzioni sulla superficie di vetro lucido. Qualunque rivestimento Samsung abbia utilizzato per il vetro funziona molto bene, in quanto resiste a macchie e segni di impronte digitali molto meglio della media degli altri smartphone. Sul lato troviamo il pulsante di accensione/standby e il bilanciere del volume, sulla sommità è presente il classico jack cuffie da da 3,5 mm e una porta dati micro USB per ricaricare e collegare il dispositivo al PC. Questo è tutto, senza fronzoli, senza extra, e senza un pulsante di scatto della fotocamera dedicato. I pulsanti laterali fanno il loro lavoro senza problemi e la reattività touchscreen è impeccabile. I tasti “menù” e “indietro” sono capacitivi, mentre il pulsante Home è un pulsante reale da premere fisicamente.

Lo schermo del Galaxy S II è a dir poco spettacolare. I neri sono impenetrabili, i colori saltano letteralmente fuori dallo schermo, e l’angolo di visione é spaziale. Con uno schermo bello come questo guardare qualsiasi cosa appaia sul display, che sia il menù o un film é un’esperienza imperdibile…. mentre la maggior parte degli LCD rapidamente perdono di qualità quando li si guarda inclinati, la saturazione del colore e la vivacità del Galaxy S II rimangono intatte. E ‘solo ad estreme angolature che potrete notare qualche perdita di colore, ma solo se la state proprio cercando appositamente e comunque non toglie nulla all’esperienza mozzafiato del semplice utilizzo di questo dispositivo.

Sia che si spinga al limite con la visione di un film o anche solo navigando sul web, il pannello AMOLED Super Plus all’interno del Galaxy S II non manca mai di ricordare che è semplicemente meglio di quasi tutti gli altri display esistenti. Potremmo anche dire che è meglio dello schermo dell’iPhone 4, semplicemente perché con i 4,3 pollici ci dà molto più spazio per lavorare. E ‘quasi impossibile dire però chi dei due sia meglio, sono entrambi al top. In particolare, ero perplesso sul fatto che la tecnologia S-Amoled avesse compiuto un vero passo avanti con questa aggiunta del solo termine “plus” al nome….ma effettivamente devo dire che una grande differenza c’é ed è tutta nei pixel ….

Uno dei principali aspetti non ottimali del pannello Super AMOLED del predecessore Galaxy S era la disposizione dei subpixel secondo una matrice “PenTile“. Veniva usato un modello RGBG, dove avevamo due subpixel verdi per ogni paio di rossi e blu, ma la risoluzione complessiva era conteggiata sulla base dei subpixels verdi; perciò la risoluzione PenTile 800X480 non poi molto più ricca a livello di subpixels quanto quella di uno schermo RGB standard (768,000 contro 1,152,000), e il risultato era di ottenere delle immagini leggermente più granulose. Nel GSII Samsung è passaao ad una matrice “Real-Stripe RGB” il che significa che contiene totalmente i 1,152 megasubpixel.

Notiamo anche che c’è un aspetto leggermente negativo riguardo lo schermo che é la luminosità automatica che ogni tanto salta da valori più scuri a valori molto più luminosi. Ci siamo trovati sicuramente meglio con la luminosità manuale.

Questo schermo eccezionale é chiaramente legato alla durata della batteria: essendo un pannello OLED, il display non fa uso di uno retroilluminazione unica come negli schermi LCD ma illumina solo i pixel che sono necessari per visualizzare i contenuti sullo schermo. Questo è il motivo per cui i neri sono più veri di qualsiasi pannello retroilluminato, ma permette anche all’utente di ottimizzare la durata della batteria. Noi abbiamo usato il telefono per circa 18 ore, smanettandoci parecchio, con notifiche push attivate, Gmail e Twitter in background e sempre connessi con la rete wifi.

Utilizzando l’applicazione Android Info (disponibile gratuitamente su Android Market), abbiamo avuto la conferma che il Galaxy S II é mosso da un processore dual core ARMv7 da 1.2GHz, e anche che spesso il SOC stava raggiungendo la velocità max. Solo il 9,2 per cento del nostro uso ha sfruttato la piena velocità di 1.2GHz, poiché Samsung saggiamente fa compiere un downclocking ai suoi chip fino a 200MHz quando il telefono è in uso minimo o in standby (che rappresenta circa il 46 per cento di tempo di attività). Ciò che colpisce di questo è che non abbiamo mai avuto nessun rallentamento in qualsiasi attività che ci facesse intuire che si stava viaggiando a velocità più basse. Chiaramente la gestione di sistema fa molto bene il suo lavoro. In sintesi, ci aspettiamo di poter raggiungere un paio di giorni di uso regolare del terminale anche se le attività che usano intensivamente il processore, come la riproduzione video HD mangeranno maggiormente la batteria, così come la variabilità di copertura 3G. Quello che possiamo dire con assoluta certezza è che il Galaxy S II se la cava ottimamente contro i suoi concorrenti attuali, e segna anche un netto miglioramento della longevità rispetto al Galaxy S.

L’altoparlante non é eccezionale ma è più che passabile. Sicuramente pecca nella riproduzione dei bassi, quasi assenti, ma questo è un difetto tipico degli smartphone, che non sembra vicino ad una soluzione. Piuttosto notiamo che il diffusore del Galaxy S II è posizionato piuttosto male – poiché le due fenditure per il suono si affacciano sul retro. Posando il portatile su una superficie piana si altera immediatamente il suono e un dito un po’ più cicciotto, può facilmente, coprendolo, disattivare quasi del tutto il suono.

Samsung “schifa” l’app predefinita di Gingerbread per la fotocamera e fornisce una sua personalizzazione. La colonna del menu di sinistra offre tre slot di scelta rapida per le funzioni che si ritengono più adeguate alle capacità fotografiche dell’utente. Per impostazione predefinita, due di essi sono dedicati ad usare o la fotocamera posteriore o quella frontale e un altro per il controllo del flash, ma si può fare tutto quello che la fantasia ci suggerisce. Risoluzione, ISO, modalità di ripresa e di scatto, o regolazioni come il bilanciamento del bianco, contrasto, di misura, e anche gli effetti possono essere inclusi in questi pulsanti virtuali. E la modalità video mantiene il proprio set di scelte rapide separato dalla funzione “Foto”. E’ una suite veramente piena di opzioni, anche se la maggior parte degli utenti trascurerà il lato sinistro.

Il vano fotocamera sul retro del Galaxy S II giustifica le sue dimensioni (è ancora piccolo, ma sporge un po’ dal corpo ultrasottile del GSII) con la cattura di grandi dettagli in quasi ogni scatto. Ciò che più ci ha colpito di questo sensore è che le immagini sono rimasti relativamente pulite a piena risoluzione (come quella che vedete sopra, catturata alla massima risoluzione). Samsung sembra essere abbastanza sicura della qualità del suo sistema di riduzione del rumore e nel complesso siamo di fronte ad uno dei migliori sensori fotografici nel mondo smartphone. Anche gli scatti a distanza ravvicinata sono gestiti molto bene nonostante la mancanza di una modalità macro dedicata. Il flash è LED, bello potente.

Quanto al video, è veramente nitido e definito, anche se rimane qualche scattosità quando ci sono movimenti rapidi sullo schermo. A patto che non si insista su panoramiche troppo veloci o che nos si registrino le gare di corsa dei cavalli da bordo pista, questo non dovrebbe costituire un gran problema.

Anche quando spinto a registrare a 1080p, il Galaxy S II non ha mostrato alcun segno di rallentamento o ritardo di elaborazione. Il tempo necessario per aprire l’applicazione della fotocamera, scattare una foto ed essere pronti per la successiva, così come per passare dalla modalità fotocamera alla videocamera è stato sempre super. Riteniamo che una parte fondamentale della meccanica di una fotocamera di successo é la capacità di rispondere prontamente all’utente e in questo il galaxy ottiene un nuovo punto di forza. Samsung ha inserito anche un’ applicazione dal nome Photo editor che permette di modificare, tagliare e sbizzarrire la fantasia. Comprende tutte le funzionalità fondamentali e anche un paio di extra divertenti per chi ama sperimentare.

La reattività generale è assolutamente esemplare. Se avete letto la nostra recensione sul LG Optimus Dual,e come vola velocemente attraverso homescreens, menu ed applicazioni varie, capirete che abbiamo una soglia di paragone alta per le prestazioni Android, ma il Galaxy S II batte anche questa. Non c’è assolutamente mai stato e al momento non c’é, un altro telefono Android nel quale tutto fili liscio e fluido nel suo funzionamento come in questo Galaxy SII.

Abbiamo naturalmente sottoposto il terminale a vari programmi benchmark, non prestate però troppa attenzione ai test grafici come quelli in Quadrant e Neocore, eseguiti alla risoluzione nativa del telefono, che daranno risultati eccessivamente a favore di dispositivi con schermi di risoluzione e qualità inferiori; quindi non prendete quello leggerete o vedrete in foto come un confronto definitivo delle performance, ma prendetelo solo come un’indicazione. Dopo questa premessa, ecco i punteggi: Quadrant ci ha dato risultati nella gamma da 3.000 a 3.400, Linpack ha prodotto una media di 47 MFLOPS, e Nenamark e Neocore entrambi hanno dato una media di 59.8fps limitato però da un blocco software a 60fps al telefono (che è stato ulteriormente confermato eseguendo Fps2D che ha avuto lo stesso comportamento). E’ un peccato che non siamo stati in grado di quantificare correttamente la vera capacità massima dechip dual core Exynos e del chip grafico Mali-400, ma il punteggio Quadrant può essere preso come altamente rappresentativo del baratro che esiste tra il Galaxy S II e gli smartphone precedenti. In parole povere, questo è lo smartphone più potente che abbiamo mai testato o provato.

Le prestazioni del browser sono eccellenti in termini di velocità, ma un po titubanti quando si tratta di rendering. Nel nostro uso del Galaxy S II abbiamo sempre riscontrato aliasing pronunciato quando le pagine web venivano visualizzate visualizzazione da più lontano, facendo lo zoom-out. Non ci sono stati problemi in termini di struttura della pagina, tutti i siti si sono organizzati esattamente come i loro creatori li hanno progettati, ma guardandoli nella loro interezza e non zoomati, hanno messo in evidenza linee frastagliate e non proprio belle a vedersi. Questo non è, però, un difetto funzionale, è solo una piccola sbavatura in un meccanismo perfetto. In termini di navigazione tra le pagine web il Galaxy S II è eccezionale. Lo scrolling della pagina è veramente liscio e veloce, il pinch-to-zoom è impeccabile, e ri-orientare lo schermo da verticale a orizzontale e viceversa viene fatto in un lampo.

La riproduzione dei contenuti in Flash nel browser è stata piacevolissima; i frame rate sono stati costantemente superiori ai concorrenti in tutti i siti e così anche i video, in linea con il resto delle prestazioni del Galaxy S II.

Vediamo ancora velocemente alcune delle aggiunte di Samsung per Android. La condivisione DLNA è incredibilmente semplice con l’applicazione AllShare, e se siete su un PC Windows, potete semplicemente scorrere i contenuti memorizzati sul dispositivo che siano musica, video o immagini il tutto istantaneamente. L’intero processo è wireless. La “dock” in fondo alla schermata principale non è personalizzabile (come anche nei nuovi Sony Ericsson Android, per esempio). Dà accesso al telefono, ai contatti, messaggistica e applicazioni. Il menu Applicazioni non è certo il migliore che abbiamo visto, non fraintendeteci, funziona con la stessa velocità e reattività di tutto il resto nel telefono, ma la riorganizzazione automatizzata in ordine alfabetico o per data non sono disponibili. È possibile solo scorrere l’elenco o ridisporre manualmente le applicazioni in ogni pagina.

Sarete felici di sapere che il lock del segnale GPS é affidabile e preciso. Un difetto che affliggeva il primo Galaxy é quindi stato definitivamente risolto nel suo successore. Abbiamo navigato un po’ per la periferia di Londra senza mai perderci e con indicazioni precise ed affidabili, ed il segnale non é venuto mai meno nemmeno in punti difficili.

Tirando le somme, per un terminale con una vasta gamma di funzionalità e specifiche di serie come questo, possiamo facilmente affermare che il Galaxy S II è il miglior smartphone Android mai apparso sul mercato. Naturalmente, uno smartphone con uno schermo dalle grandi dimensioni come questo, non sarà adatto a tutti, anche se é stupendamente sottile; e forse un utente iOS di lunga data non tradirebbe la sua passione per fare il salto verso un nuovo sistema operativo solo per il Galaxy S II…. Tuttavia, se qualcuno ci chiedesse quale smartphone comprare oggi, sicuramente e senza esitazioni, consiglieremmo vivamente il Galaxy S II!

L’articolo originale lo trovate su Ultimatelephonia.com