Secondo un annuncio ufficiale, Xiaomi Redmi Note 5 dovrebbe ricevere Android 9.0 Pie nel primo trimestre 2019, ma il beta test pubblico per la ROM globale MIUI non è ancora iniziato.

Ma non c’è bisogno di aspettare per avere Android 9 Pie su Xiaomi Redmi Note 5 grazie a un porting della ROM di Xiaomi Mi A2, basato quindi su Android One, così da avere un sistema simil-Pixel. Il porting, secondo i colleghi di Fonearena, funziona già molto bene.

Per quanto riguarda le prestazioni, il punteggio ottenuto su AnTuTu è di 120860, avvalorato da anche da una prestazione quotidiana fluida e affidabile, sia nella gestione del multitasking che giocando a PUBG con la grafica impostata a livello medio.

In materia di software, interfaccia utente e app, la ROM Android One portata da Mi A2 è basata su Android 9.0 Pie e contiene la patch di sicurezza di novembre 2018. Dei 64 GB di spazio di archiviazione interno, 10,54 GB sono occupati dal sistema e agli utenti rimangono circa 53 GB di spazio di archiviazione disponibile. A differenza di MIUI, Android One basato su Android 9 Pie sembra minimale e offre un’esperienza Android pura orientata all’assenza di bloatware.

Gli utenti possono scegliere tra i pulsanti di navigazione e i gesti di navigazione di Android 9 Pie, ma quest’ultimi non sono così raffinati come i gesti con MIUI. La ROM offre anche supporto al Dual 4G VoLTE e include le funzioni per la luminosità adattativa e il benessere digitale.

Anche il sensore per l’impronta digitale funziona bene su questa ROM e gli utenti possono aggiungere fino a cinque impronte diverse per sbloccare il telefono. L’animazione delle impronte digitali rende il dispositivo leggermente più lento nello sblocco rispetto alla ROM MIUI Global, ma durante l’utilizzo si è dimostrato accurato e affidabile.

La ROM con Android One viene fornita con la fotocamera MIUI 2.0, ma qui l’API Camera2 è abilitata di default; inoltre è possibile installare Google Fotocamera per usufruire delle modalità Portrait e Night sight scaricando questo apk, oppure visitando questa pagina.

Infine, le prestazioni della batteria con questa ROM sono simili a quelle con la ROM MIUI di serie e dura per un’intera giornata con un utilizzo intenso, mentre in caso di utilizzo moderato l’autonomia si attesta intorno ai due giorni.

Sono necessarie circa 2 ore per caricare Xiaomi Redmi Note 5 dallo 0 al 100%, ma solo un’ora dallo 0 al 60% e le informazioni sullo stato della ricarica sono visibili sulla schermata di blocco. Per concludere, i Pro sono rappresentati da prestazioni fluide, interfaccia utente priva di problemi, Cam2API abilitato di default, supporto Dual 4G VoLTE e una sufficiente durata della batteria.

I contro sono invece rappresentati dallo swipe sul sensore dell‘impronta digitale per le notifiche non funzionante, inoltre lo smartphone rileva un pressione se lo si tocca, il tema scuro non funzionante, l’animazione lenta per lo sblocco con impronte, la mancanza di sufficienti opzioni di personalizzazione, del face unlock e della navigazione basata su gesti inferiore a MIUI.

Chiunque fosse interessato a trasformare il primo Xiaomi Redmi Note 5 in un Google Pixel, con tanto di Google Fotocamera, non deve fare altro che cliccare sulla fonte in basso a destra per la guida all’installazione e il download dei file necessari.