Anche se il nuovissimo Mi Note Pro ha superato per la prima volta la barriera dei 500$, Xiaomi ha fatto la propria fortuna grazie ad un sapiente mix tra prezzo e prestazioni, con un prezzo medio tipico vicino ai 300$, con punte verso il basso di 150$, il prezzo necessario ad acquistare un prodotto della gamma Redmi. In questo modo Xiaomi ha detronizzato Samsung dalla leadership nelle vendite in Cina ed è salita al terzo posto tra i produttori mondiali.

Hugo Barra, in una recente intervista, smentisce alcune voci infondate e fa chiarezza sulla ricetta segreta che permette a Xiaomi di adottare una politica dei prezzi così aggressiva. secondo alcune fonti, Xiaomi vende i propri prodotti a prezzo di costo e monetizza grazie ai servizi aggiuntivi, ma il segreto è molto diverso, ed è composto da una sapiente gestione della gamma di prodotti abbinata ad un ciclo vitale molto lungo.

Pur avendo presentato nuovi prodotti come Mi3 e Mi4, Xiaomi continua a commercializzare Mi2 ed il suo successore, pressoché identico, Mi2S, da 26 mesi, ed il nuovo Redmi 2 è giunto sul mercato a 16 mesi di distanza dal suo predecessore, lanciato sul mercato nel Settembre del 2013. Un ciclo vitale così lungo permette di raggiungere dei particolari accordi con i fornitori di componenti che, a detta di Hugo Barra, sono sostanzialmente gli stessi nella maggior parte degli smartphone del produttore cinese.

L’uso prolungato della stessa componentistica permette a Xiaomi di ottenere sconti progressivi che permettono al produttore cinese di ottenere, a lungo termine, dei margini di guadagno molto ampi, permettendo comunque di abbassare i prezzi dei prodotti più “vecchi”. Xiaomi starebbe inoltre cercando di stringere nuove partnership con operatori telefonici in Taiwan, Malesia e Singapore, per espandere il proprio modello di vendita. L’operazione è resa difficile dall’abitudine, in quei paesi, di ricorrere a tariffe prepagate, ma i primi risultati in india mostrano qualche risultato incoraggiante, aprendo nuovi scenari di vendita nei paesi dell’estremo oriente.

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