Che cos’è il SAR, il tasso di assorbimento specifico, (acronimo di Specific Absorption Rate), e che cosa significa questa importante sigla? Questo valore si può leggere in corrispondenza di classifiche che vanno a contraddistinguere gli smartphone che meglio (o peggio) si comportano in quanto a emissioni elettromagnetiche. Tuttavia, queste indicazioni non significano in modo assoluto che un cellulare faccia male o bene.

In questo approfondimento andremo a scoprire perché e scenderemo nello specifico per comprendere appieno che cosa voglia dire SAR, quali siano i valori ammessi in Europa (c’è una differenza con gli USA) e quali smartphone si comportano meglio e quali peggio, gli effetti che causano le onde elettromagnetiche sul corpo umano e, infine, dove trovare i valori specifici rispetto a un modello.

Che cos’è il SAR

SAR è l’acronimo di “Specific absorption rate” ovverosia “tasso di assorbimento specifico” e va a indicare la misura della percentuale di energia elettromagnetica che viene assorbita dal corpo umano quando viene esposto a un campo elettromagnetico a radiofrequenza (abbreviato con la sigla RF). Si utilizza per misurare l’esposizione ai campi elettromagnetici con frequenza portante compresa 100 kHz e 10 GHz. Viene utilizzato non soltanto per gli smartphone, ma per tutti gli altri dispositivi di radiofrequenza come notebook, router Wi-Fi e così via.

L’unità di misura è J/s x Kg=W/kg (Watt su chilogrammo), che esprime l’energia assorbita in un tot di tempo da un elemento di massa unitaria; di conseguenza verrà calcolato in watt su kg. Tuttavia, i riferimenti sia per gli USA sia per l’Europa (vedi sotto) sono basati su grammi. Nella pratica, cosa descrive? L’energia che viene assorbita dal nostro corpo e dai nostri tessuti e che genera calore, “mezzo” col quale viene dissipata.

Per calcolare il valore SAR riferito a uno smartphone è necessario andare a porre il cellulare esattamente nella posizione rispetto al corpo umano dove viene sfruttato più spesso. Essendo un telefonino quanto più evoluto possibile pur sempre ideato per chiamare, il più del tempo rimane a contatto del nostro corpo vicino al capo. Più specificamente, a contatto con l’orecchio.

Che cosa significa il valore SAR

C’è un “nota bene” necessario e imprescindibile: il valore SAR andrà a variare notevolmente a seconda della parte del corpo presa in considerazione perché i nostri tessuti – per consistenza, superficie e per ciò che contengono – reagiscono in modo differente. Tutto dipende infatti dalla geometria della parte del corpo esposta, dunque i valori riferiti al capo e quelli riferiti al corpo sono molto diversi.

Il valore SAR comunicato dalle varie società produttrici e dagli istituti di rilevamento va a indicare la misura in condizioni di assorbimento massimo e riferito al capo con l’orecchio che è, appunto, il contatto più vicino a dove viene posizionata l’antenna e dunque la parte più esposta.

Inoltre, non siamo davanti a una legge perfetta e univoca perché da persona a persona la sensibilità all’esposizione alle onde elettromagnetiche varia e molto dipende anche da quanto e come si usa e si posiziona il dispositivo. Sono dunque valori relativi e che devono essere presi come indicativi.

A scanso di equivoci, se una fotocamera scatta a 20 megapixel otterremo foto da 20 megapixel di risoluzione, mentre se uno smartphone denuncia un valore SAR di 1,8 W/Kg non significa che in ogni momento siamo sottoposti a questa stimolazione. D’altra parte, la stessa FCC americana specifica che “Il valore SAR non indica la quantità di esposizione nella realtà quotidiana di normale uso”.

Come viene rilevato il valore SAR

Come avviene la rilevazione dell’energia elettromagnetica assorbita dal corpo umano? Tramite una procedura chiamata “Risonanza magnetica tomografica” che consente di ottenere la quantità precisa, dopodiché si inseriranno gli altri dati e si otterrà il risultato desiderato.

Si utilizzano simulatori dell’organismo umano e di situazioni della quotidianità, seppur utilizzando valori massimi possibili e, dunque, casi limite. Lo smartphone in test viene mantenuto da un braccio robotico a contatto con una vasca riempita da un liquido che simula la consistenza della parte del corpo da misurare; una sonda di campo magnetico viene immersa per la rilevazione.

Valori SAR ammessi in Europa e USA

I limiti imposti dall’Unione Europea sono differenti rispetto ai limiti riferiti agli Stati Uniti d’America dove il livello SAR deve essere minore o uguale a 1.6 Watt per Kg riferito a una massa di un grammo di tessuto del corpo umano, come stabilito dalla FCC (Commissione Federale per le Comunicazioni). Nel Vecchio Continente vale il limite di 2 Watt per Kg calcolato rispetto 10 grammi di tessuto, come stabilito dal Comitato europeo di normazione elettrotecnica CENELEC, seguendo gli standard dell’IEC (International Electrotechnical Commission – Commissione Internazionale Elettrotecnica).

Gli effetti del valore SAR

Partiamo da due verità significative enunciate dall’OMS, l’Organismo Mondiale della Sanità. La prima è che i campi elettromagnetici ad alta frequenza non producono un danno biologico ma un effetto biologico ossia stimolano una variazione fisiologica senza causare problemi a breve o lungo periodo. Specificato questo, bisogna anche ricordare che mancano i dati sull’esposizione sul lungo periodo (anche sui 20 anni) vista la recente età delle tecnologie mobile.

Quali sono, dunque, gli effetti delle onde elettromagnetiche sull’organismo umano? La seconda verità espressa dall’OMS è che non si è mai rilevato un nesso inequivocabile tra l’uso del cellulare e l’insorgenza di tumori. Spesso si citano casi come quelli della celebre sentenza 96/2017 del 21 aprile 2017 espressa dal Tribunale di Ivrea. Tuttavia, in quel caso si trattava sia di un uso descritto come “abnorme” per scopo lavorativo sia perché con tecnologie meno sicure delle attuali (si era ai primordi della telefonia mobile).

A conferma della posizione dell’OMS c’è anche quella dello SCENIHR (Comitato scientifico sui rischi sanitari emergenti e recentemente identificati) della Commissione Europea che ha affermato che non esistono evidenti effetti nocivi per la salute (compresa la sindrome di Alzheimer, non solo i tumori) per tutti i dispositivi approvati dall’UE che stanno nei limiti imposti.

Le classifiche del valore SAR

Prima di passare all’elenco degli smartphone recenti e più popolari, conviene riepilogare quanto affermato in precedenza e tirare un importante conclusione: le classifiche sono indicative, ma non stabiliscono inequivocabilmente “buoni e cattivi”.

Oltre al fatto che esprimono valori in condizioni massime e che la sensibilità dipenda dall’individuo, c’è da sottolineare che l’effettiva emissione può cambiare a seconda della banda sulla quale lo smartphone sta lavorando e in quale condizione si stia utilizzando e ogni persona posiziona lo smartphone in modo differente.

Ma ecco le classifiche più aggiornate relative alle misurazioni effettuate dall’Ufficio federale tedesco Bundesamt für Strahlenschutz e rappresentate graficamente da Statista.

Gli smartphone con valori SAR più alti:

  • Xiaomi Mi A1: 1.75;
  • OnePlus 5T: 1.68;
  • Xiaomi Mi Max 3: 1.58;
  • OnePlus 6T: 1.55;
  • HTC U12 Life: 1.48;
  • Xiaomi Mi Mix 3: 1.45;
  • Google Pixel 3 XL: 1.39;
  • OnePlus 5: 1.39;
  • iPhone 7: 1.38;
  • Sony Xperia XZ1 Compact: 1.36;
  • HTC Desire 12/12+: 1.34;
  • Google Pixel 3: 1.33;
  • OnePlus 6: 1.33;
  • iPhone 8: 1.32;
  • Xiaomi Redmi Note 5: 1.29;
  • ZTE AXON 7 Mini: 1.29.

Gli smartphone con valori SAR più bassi:

  • Samsung Galaxy Note 8: 0.17;
  • ZTE Axon Elite: 0.17;
  • LG G7: 0.24;
  • Samsung Galaxy A8: 0.24;
  • Samsung Galaxy S8+: 0.26;
  • Galaxy S7 Edge: 0.26;
  • HTC U11 Life: 0.28;
  • LG Q6/Q6+: 0.28;
  • Samsung Galaxy S9+: 0.29;
  • Motorola Moto G5 Plus: 0.30;
  • Motorola Moto Z: 0.30;
  • Samsung Galaxy J6+: 0.31;
  • ZTE Blade A610: 0.31;
  • Samsung Galaxy J4+: 0.32;
  • Samsung Galaxy S8: 0.32;
  • ZTE Blade V9: 0.32.

In conclusione, più che il valore SAR elevato o ridotto, si dovrebbe andare a agire su un particolare la cui efficacia è confermata ossia la buona abitudine di utilizzare auricolari o attivare il vivavoce per allontanare lo smartphone dal nostro organismo riducendo al massimo ogni assorbimento. Stesso discorso per il trasportare il cellulare in tasca a lungo, seppur quando si trovi in standby le emissioni siano notevolmente ridotte rispetto a quando si chiama.

Dove trovare i valori SAR

Breve elenco di dove si possono trovare i valori SAR relativi alle marche più famose:

In generale, tutti i valori sono indicati sul manuale cartaceo all’interno dello smartphone appena acquistato e/o su quello che si può scaricare dal sito ufficiale. Diffidare da siti non ufficiali, ma basarsi solamente dalle sorgenti attendibili come il produttore o gli organi di certificazione.