Sony Xperia 1 III (che si pronuncia “Sony Xperia 1 mark 3“) è la nuova punta di diamante 2021 della casa nipponica, un prodotto che al solito per l’azienda racchiude a sé il meglio della tecnologia Sony in tutti gli ambiti. Quest’anno la casa ha voluto però osare ancora di più andando a implementare tecnologie non solo all’ultimo grido ma anche rivoluzionarie, anticipando di fatto altri brand.

Scopritelo in questa nostra recensione di Sony Xperia 1 II.

Video recensione di Sony Xperia 1 III

Design & Ergonomia

Il design resta ancora una volta pressoché invariato da due generazioni a questa parte. La mancanza di freschezza, di novità, un po’ si fa sentire ma è comunque lodevole, apprezzabile ma soprattutto differenziante questo design tale da renderlo ormai iconico del brand. L’aspetto di forma è sempre allungato, in 21:9, tale da renderlo più facile da impugnare grazie alla minor larghezza ma al tempo stesso più scomodo da nel raggiungere i bordi superiori per via della maggior lunghezza.

Confermato rispetto al passato anche il sensore di impronte digitali che non è sotto il display ma laterale, sotto al pulsante di accensione e spegnimento, seppur non innovativo comunque scattante e pratico. Allo stesso modo anche il display era ed è spaventoso per qualità e accuratezza: supporto allo spazio colore BT.2020, HDR10+, diagonale da 6,5” e risoluzione 4K. La novità però sta tutta nel refresh rate dato che finalmente è stato dotato di una frequenza di aggiornamento variabile che può passare da 60 Hz a 120 Hz dando la tipica sensazione di maggiore di fluidità. Non è però di tipo dinamico.

Ciò su cui si potrebbe storcere il naso è forse la luminosità ma in realtà è ottimo anche da questo punto di vista, è sufficiente giocare con le numerose, e non adatte a tutti, impostazioni Schermo. Terminata la prima configurazione vi consigliamo infatti di recarvi in Impostazioni, poi Schermo e abilitare la modalità Creazione, renderà molto più fedele nei colori e piacevole da guardare questo display; dopodiché impostate il refresh rate a 120 Hz che di default sono disattivati.

Display protetto da vetro Corning Gorilla Victus con frame in alluminio, è ovviamente resistente all’acqua IP 65/68.

Funzionalità

Il software di Sony Xperia 1 III è Android 11 con la solita personalizzazione di Sony, molto semplice e poco invasiva e che va ad aggiungere quelle funzionalità mancanti. Uno dei punti su cui l’azienda punta sempre molto è sulla funzionalità multi-windows, per sfruttare il display allungato; nel pannello delle notifiche c’è una scorciatoia per aprire le app in finestra, funzionalità però un po’ scarna attualmente, mentre attivando la linguetta laterale è possibile attivare velocemente la funzione di multifinestra.

Le applicazioni pre-installate non sono moltissime e la maggior parte di queste sono quelle di Google, ad esempio non c’è un’applicazione Galleria ma viene consigliato l’utilizzo di Google Foto. Sicuramente molto più curata la parte di “creazione di contenuti” tramite le applicazioni Cinema Pro, Photo Pro e Imaging Edge Mobile per connettere una fotocamera Sony allo smartphone.

Per il resto in termini di funzionalità, a conti fatti, è uno dei top di gamma più scarni di possibilità per l’utente: manca una modalità desktop (nonostante la presenza della porta Type-C con uscita video), nessuna traccia di personalizzazioni grafiche, multitasking di base e assenza di funzioni come doppio spazio e clonazione app. Presente invece una modalità Gaming davvero completissima che permette di registrare lo schermo regolando anche i vari canali audio, fare delle ricerche mentre si gioca su YouTube e sul Web, ottimizzare il sistema e regolare le performance di gioco.

Lato aggiornamenti in questo momento, seconda metà di luglio, ho a bordo le patch di sicurezza di aprile, non proprio benissimo ma sul punto torneremo in futuro in quanto è pur vero che si tratta di uno dei primi sample ad arrivare sul mercato.

Prestazioni

L’aspetto delle performance è decisamente controverso su questo Sony Xperia 1 III e, così come abbiamo visto su molti altri top di gamma, anche lui (per non dire soprattutto lui) ha un problema di base: si surriscalda eccessivamente.

Banalmente anche durante la configurazione di un gioco, mentre scarica i contenuti multimediali, le temperature schizzano sopra i 42 gradi in pochi minuti, oppure dopo un paio di minuti di registrazione video o ancora dopo qualche minuto di gioco e questa temperatura è sempre percepibile e soprattutto in estate porta necessariamente a sospendere ciò che si sta facendo in attesa che le temperature tornino a livelli accettabili. Se dal punto di vista delle prestazioni insomma non manca nulla, perché abbiamo pur sempre il processore Qualcomm Snapdragon 888, 12 GB di RAM e 256 GB di memoria interna, dall’altra non c’è mai occasione di apprezzarne la potenza in quanto i continui surriscaldamenti rovinano e non poco l’esperienza d’uso. Lo sappiamo, qui la colpa è principalmente di Qualcomm che ha realizzato un processore davvero poco convincente quest’anno, ma mentre altri produttori sono riusciti a trovare una parziale soluzione, su questo Sony sembra che nulla sia stato fatto per contenere un minimo le temperature, anzi, l’azienda ha preferito impostare dei limiti sulle altre funzionalità e così quando le temperature raggiungono livelli troppo alti anche il refresh rate torna arbitrariamente a 60 Hz, davvero un peccato.

Detto ciò è scontato dire che in gaming si comporta molto bene anche grazie a un comparto multimediale, composto dal display, dai doppi speaker e dalle prestazioni, di altissimo livello. L’esperienza è arricchita via software con la funzione di vibrazione dinamica che sfrutta il motorino di vibrazione per sollecitare, a livello tattile, la riproduzione delle basse frequenze. Peccato però che in chiamata, se si mette in modalità vivavoce, l’audio esca solamente dallo speaker inferiore mono e non da entrambi gli speaker.

La connettività infine è completa, con 2G/3G/4G/5G, ma in termini di ricezione leggermente sottotono rispetto alla media degli smartphone top di gamma, ne ritroviamo conferma anche nei valori SAR anche questi inferiori rispetto ai competitor. Dotato ovviamente di NFC, WiFi 6, GPS + GLONASS e, da non sottovalutare, porta audio da 3,5 mm, ormai introvabile su questa fascia di prezzo.

Fotocamera

L’aspetto chiave di questo Sony Xperia 1 III però è il comparto fotografico dove Sony ha letteralmente anticipato tutti e implementato una tecnologia del tutto nuova nonché futuristica: un sistema a periscopio a lente variabile. Se fino ad oggi abbiamo visto smartphone con un sensore teleobiettivo 3x e un secondo 5x o 10x, Sony fa tutto con un solo sensore che può passare dinamicamente da 2,9x a 4,4x ovvero 70 e 105 mm, non è però uno zoom vero e proprio per cui gli ingrandimenti intermedi sono digitali.

Un po’ come gli altri anni anche su questo prodotto ci sono quindi 3 fotocamere principali più nu sensore ToF ed una frontale:

  • 12 megapixel grandangolare Exmos RS da 1/1,7″ da  24 mm con apertura f/1.7 Dual PD-AF con OIS;
  • 12 megapixel ultra-grandangolare da 1/2,6″, 16 mm con apertura f/2.2 Dual-PD AF;
  • 12 megapixel teleobiettivo periscopico Exmor RS da 1/2,9″, stabilizzato otticamente (OIS) con focale equivalente variabile: 70 mm (f/2.3) con ingrandimento ottico 2,9x, 105 mm (f/2.8) con ingrandimento ottico 4,4x;
  • sensore 0,3 megapixel 3D iTOF per il calcolo della profondità di campo.

Novità particolare di questo comparto fotografico sono alcune tecnologie derivate dalle fotocamere Sony Alpha che consentono di registrare in slow motion in 4K a 120 fps (con lente ultra grandangolare), registrazione video in formato 21:9 a 24/25/30/60 fps, Real-time Tracking, Real-time Eye AF, super resolution zoom con intelligenza artificiale, funzionalità di scatto continuo a 20 fps
Frontalmente invece c’è una più semplice fotocamera frontale da 8 megapixel, peccato non averla corredata da sensore 3D per sblocco col volto dato che comunque lo spazio lungo la cornice non sembra mancare.

Mentre dal punto di vista hardware comunque ci siamo, il software è ancora una volta pieno di luci e ombre ma il concetto di base è che non è un camera phone per tutti. Chiariamoci anche le foto punta e scatta sono di assoluta qualità ma dove Xperia 1 III dà il meglio di sé è quando si va a toccare i numerosi parametri messi a disposizione. Molto accattivante il fatto che Sony abbia voluto traslare su smartphone l’esperienza prosumer delle sue fotocamere, un po’ meno il fatto che alcuni menu sono ancora organizzati in verticale costringendo spesso a una continua rotazione dello smartphone. Durante lo scatto poi restano ad esempio le transizioni nere nel passaggio da un sensore all’altro oppure la velocità di adattamento a nuovi livelli di luminosità della scena è eccessivamente lento.

Se però avete tempo e pazienza potete passare alla gestione manuale con la possibilità di cambiare rapidamente impostazioni riguardo risoluzione, fps, look, ISO, obiettivo (cambiando sensore), otturatore (ovvero i tempi), bilanciamento del bianco e la messa a fuoco.

Qualità

La qualità degli scatti è molto buona ma non così diversa rispetto allo scorso anno, in linea insomma con l’hardware di cui è dotato. L’aspetto più positivo è che le fotografie sono molto fedeli alla realtà, seppur meno “patinate” come invece fanno altri brand campioni sul punta e scatta. In ambito notturno non presenta una modalità notte ma l’intelligenza artificiale si adatta alle varie situazioni, a volte con risultati convincenti, altre volte meno. Il sensore teleobiettivo ha la possibilità di sfocare lo sfondo e questo non è da sottovalutare, soprattutto per i ritratti, ma c’è del lavoro software da fare: le fotografie scattate da questo sensore infatti risultano come poco nitide, leggermente inferiori rispetto a sensori più canonici. È però una tecnologia nuova e mi aspetto miglioramenti in futuro.

Discreti i selfie anche se la gestione delle luci non è impeccabile, la cosa più fastidiosa però è che anche disattivando la funzione pelle morbida nelle impostazioni comunque questa verrà applicata dall’intelligenza artificiale.

 

Nei video invece la qualità è davvero di livello con una stabilizzazione e un dettaglio decisamente buono, ottimo anche l’audio catturato. Può registrare in 4K a 30 fps o FHD fino a 60 fps, peccato l’impossibilità di passare da un sensore fotografico all’altro durante la registrazione in qualsiasi qualità, quindi prima di registrare dovrete scegliere quale sensore fotografico utilizzare e da li potrete fare uno zoom digitale fino a 3x, se volete cambiare sensore dovete interrompere necessariamente la registrazione.

Batteria & Autonomia

In termini di autonomia il Sony Xperia 1 III, così come in passato i precedenti modelli, non sorprende particolarmente e la causa è probabilmente da ricercare nel display. Un pannello di cotanta qualità ha solo un difetto: consuma molta energia e quando viene spinto al massimo tende a far scivolare velocemente verso il basso la percentuale di carica residua.

In termini numerici offre tra le 4 e le 5 ore di schermo acceso, in base all’utilizzo. Porta dunque fino a sera ma in determinate occasioni è necessario un occhio di riguardo, o più semplicemente attivare la modalità di risparmio energetico che va a ottimizzare i consumi.

In conclusione

Sony Xperia 1 III è disponibile in Italia dalla metà di luglio 2021 al prezzo di 1299 Euro, cifra che sale rispetto al passato e che lo posiziona in diretta competizione con i best-in-class del mercato. Dove sotto alcuni punti di vista come display, audio, costruzione e prestazioni riesce anche a dominare ma che non offre quella completezza che uno smartphone così costoso dovrebbe offrire, principalmente dovuto all’aspetto software che se da una parte non riesce a tenere a bada le temperature con una gestione più oculata delle prestazioni, dall’altra è sempre lo stesso con poche novità e funzionalità.

L’unica certezza è che ancora una volta Sony ha realizzato uno smartphone per pochi, che lo saranno apprezzare e valorizzare al meglio.

Altre offerte

Pagella

8.5
Design
7.8
Funzionalità
9.0
Prestazioni
8.5
Fotocamera
7.8
Batteria
8.1