Tanti cambiamenti per OnePlus negli ultimi mesi, per ultimo la strategia di lancio di questo OnePlus 10 Pro dove l’azienda ha optato per un lancio in differita nel mondo, cosa praticamente mai successa per la casa soprattutto per i prodotti di punta. Così, dopo averlo visto al CES 2022 di inizio anno e al MWC 2022 di febbraio, eccolo finalmente sbarcare in Europa. Uno smartphone complessivamente interessante nell’aspetto hardware ma che come ci si aspettava viene snaturato della sua componente chiave principale.

Vediamo più nel dettaglio cosa ha da offrire OnePlus 10 Pro nella nostra recensione.

Unboxing di OnePlus 10 Pro

La scatola di vendita di OnePlus 10 Pro è al solito molto completa e al suo interno c’è: l’alimentatore da parete con supporto WarpCharge a 65 W, il cavo USB Type-C per ricarica e trasferimento file, la spilla per estrarre il carrellino delle SIM, Sticker di OnePlus e una pellicola protettiva per lo schermo pre-applicata allo smartphone.

Video recensione di OnePlus 10 Pro

Design & Ergonomia

OnePlus 10 Pro è innanzitutto diverso nel design, nell’aspetto estetico, cambiando ancora una volta rispetto al modello precedente. L’azienda sembra non voler mantenere un tratto veramente distintivo e ancora una volta abbraccia alcune soluzioni stilistiche di Samsung, come il modulo fotografico in continuità col frame laterale e stondato. Non spicca insomma per originalità ma è comunque piacevole da vedere seppur sia un aspetto soggettivo.

In termini di misure e peso invece non si discosta molto rispetto al passato: misura 163 x 73.9 x 8.6 mm per 201 grammi, soglia limite per la maneggevolezza ad una sola mano. Una piacevole conferma è poi la presenza del tipico slider laterale sul lato destro per passare velocemente dalla suoneria alla modalità silenzioso con un livello intermedio per la sola vibrazione, ancora inspiegabile come nessun altro produttore di smartphone lo abbia copiato vista l’estrema praticità che offre.

Frontalmente il display è da 6,7” con risoluzione QHD+, refresh rate fino a 120 Hz di tipo Smart LTPO2 ovvero di dinamico che quindi va a ottimizzare l’impatto sulla batteria regolandolo la frequenza di aggiornamento su molti più livelli (da 1 a 120) in base ai contenuti riprodotti, con supporto sRGB, spazio colore P3 e 10-bit. Support quindi l’always on display senza problemi.

Sotto al display un sensore di impronte digitali di tipo ottico ma comunque scattante e preciso nella rilevazione, così come su Oppo Find X5 Pro.

Audio con effetto stereo offerto dallo speaker principale posto in basso e dalla capsula auricolare, a livello qualitativo non è male ma siamo sotto ai principali competitor. Fra le impostazioni possiamo scegliere se equalizzare il suono su 3 livelli: dinamica, film o musica oppure stili intelligenti quando colleghiamo le cuffie tramite la porta Type-C

Molto buono invece l’Haptic Vibration, ovvero il feedback di vibrazione che è davvero di buona qualità.

Funzionalità

OnePlus 10 Pro arriva sul mercato con Android 12 e interfaccia grafica OxygenOS 12, un sistema operativo estremamente fluido e scattante ma che abbandona molte funzionalità tipiche della OxygenOS per avvicinarsi molto alla ColorOS di Oppo. Lo sapevamo in quanto le due case hanno deciso di unire gli sforzi per un’unica interfaccia grafica (che poi è presente anche sugli smartphone Realme a marchio Realme UI) ma che inesorabilmente ne ha fatto perdere in originalità al prodotto. In ogni caso proprio per questi aspetti legati alla velocità nel compiere le varie azioni si tratta di una delle migliori interfacce.

Prestazioni

A livello tecnico è fra i più carrozzati: processore Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1, 8 o 12 GB di memoria RAM LPDDR5, 128 o 256 GB di memoria interna UFS 3.1, connettività 4G e 5G, WiFi 6e e NFC.

La potenza su questo smartphone non manca e non è mai mancata sulla maggior parte dei prodotti della casa. Il sistema non ha particolari impuntamenti e nel complesso è decisamente soddisfacente nell’esperienza d’uso in generale, dall’uso classico al gaming.

Fotocamera

OnePlus 10 Pro mantiene sul comparto fotografico la collabrazione con Hasselblad, un colosso svedese che produce macchine fotografiche di alta qualità. Gli obiettivi dichiarati di questa partnership sono quelli di riuscire ad affinare la resa degli smartphone OnePlus con una migliore calibrazione dei sensori, cercando di ricreare la stessa calibrazione delle fotocamera Hasselblad con colori più naturali nonché trovare un punto di incontro tra fotocamere e smartphone.

Anche in questo caso l’intervento non è di tipo diretto sulla lavorazione delle componenti, bensì nel software e lo si può notare per il contributo dato nel ricreare la stessa esperienza di scatto delle fotocamere Hasselblad.

I sensori fotografici sono ben 5 in totale:

  • 48 megapixel grandangolare (23 mm equivalente), con pixel binning 4-in-1, f/1.8 con stabilizzazione ottica e digitale;
  • 50 megapixel ultra-grandangolare (14 mm equivalente), IMX766, f/2.2 con lente freeform per correggere la distorsione ultrawide;
  • 8 megapixel f/2.4 con zoom ottico 3.3x stabilizzata otticamente;
  • Selfie-camera: 32 megapixel.

La qualità degli scatti è di alto livello ma ancora una volta siamo leggermente sotto ai principali top di gamma. Tra uno scatto e l’altro si può notare come la problematica principale consista in una differenza della temperatura del bianco tra i sensori, soprattutto sul teleobiettivo che realizza foto generalmente più calde, oltre che di minor qualità, e su una leggera sovra saturazione dei colori che porta le fotografie a risultare belle ma non fedelissime.

Lato video ci sono diverse funzionalità interessanti: è possibile passare tra un sensore e l’altro anche durante la registrazione video in 4K a 60 fps, è possibile poi registrare clip anche a ben 120 fps oltre al 8K a 30 fps sia con la fotocamera principale che, ed è la cosa più sorprendente, con la ultra-grandangolare permettendo così di fare delle clip utilizzabili e non eccessivamente ritagliate come accade sui principali competitor. Ultimo ma non per meno importante lato software è stato esteso, l’HDR alla fotocamera ultra grandangolare, la modalità notte, il video bokeh e l’hyper-lapse in video.

Batteria & Autonomia

La batteria di OnePlus 10 Pro è da 5000 mAh con supporto alla ricarica rapida a 80 Watt tramite il caricabatterie incluso in confezione che gli permette di ricaricarsi da 0 a 10% in soli 30 minuti circa. Supporta inoltre la ricarica rapida wireless fino a 65 W, un numero spaventosamente alto per la tecnologia.

In termini di durata della batteria purtroppo non segna risultati strabilianti raggiungendo circa 5 ore e mezza di schermo acceso durante la giornata con risoluzione in FHD+ e quasi 5 ore con risoluzione QHD+. Insomma, dovrete un minimo fare attenzione se siete soliti utilizzare intensamente lo smartphone.

In conclusione

OnePlus 10 Pro è disponibile al prezzo di listino di 919 Euro per la variante 8/128 GB e 999 Euro per quella 12/256 GB, prezzi dunque che confermano il listino dello scorso anno senza decretare, fortunatamente, un nuovo rincaro.

Si ferma il prezzo e in un certo senso si ferma anche l’innovazione: confermiamo il giudizio dello scorso anno ovvero un OnePlus 10 Pro conservativo con novità esclusivamente sulle velocità di ricarica, sia wireless che cablata, sul display di tipo LTPO2 e sul comparto fotografico leggermente diverso. Proprio sul comparto fotografico ci saremmo aspettati che la collaborazione con Hasseblad avesse portato ulteriori miglioramenti.

Uno smartphone complessivamente interessante e che funziona bene ma indubbiamente sempre meno OnePlus nell’anima.

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