Definire uno smartphone compatto è difficile, soprattutto negli ultimi anni dove il tipo e il modo di fruire contenuti da smartphone è cambiato radicalmente. Oggi ci troviamo spesso a guardare video, lunghi o brevi che siano, in verticale o in orizzontale, fare videochiamate, giocare titoli anche ricchi di elementi dinamici e grafica, navigare pagine web impegnative, insomma tutto ciò che fino a qualche anno fa era complicato e ostico da digerire anche per la connettività del passato ovvero il 2G ed il 3G.

Tutte attività che richiedono una dimensione minima del display per essere eseguite in completa comodità. È quindi con questo cambiato anche il concetto di smartphone compatto che oggi possiamo individuare come quel telefono con cornici sottili e display che si può aggirare tra i 5,6 e 6,2 pollici, insomma l’ipotetico giusto compromesso tra usabilità e portabilità.

La verità è che anche a causa di una richiesta sempre maggiore di display più grande e batterie più capienti, le aziende sono quasi disincentivate dal realizzare smartphone compatti, anche per una maggior semplicità di ingegnerizzazione e costruzione. Per fortuna però qualcuno ci pensa e dopo Apple con il suo iPhone SE 2020 anche sul mondo Android qualcosa si muove, è il caso di Google Pixel 5, Samsung Galaxy S21 e il più recente Asus Zenfone 8. Li vediamo quindi a confronto per capire quale sia il più interessante da acquistare.

Video confronto

Design a confronto

Esteticamente quello più grazioso è Samsung Galaxy S21, se però ci spostiamo sulla sensazione che restituisce al tatto la sua scocca in Glastic, ovvero plastica, non è particolarmente convincente. Preferibile di gran lunga il vetro satinato di Asus Zenfone 8, seppur esteticamente risulti un po’ anonimo, o il Google Pixel 5 che è realizzato in alluminio riciclato con un rivestimento in plastica leggermente ruvido che migliora il grip. Ciò che però si può notare, a distanza di tempo, è la durabilità di questi prodotti: di Zenfone 8, il più recente, non possiamo ancora dire granché ma tra S20 e Pixel 5 quello che mostra più segni di usura è lo smartphone Google dove in controluce si nota che ha perso un po’ di smalto.

Frontalmente le cornici sono quasi simmetriche su tutti e tre, al netto di una leggera differenza poco percettibile su Zenfone 8 che ha un mento leggermente più pronunciato, tuttavia i display sono di alto livello: tecnologia Amoled, refresh rate variabile (120 Hz su S21 e Zenfone 8, 90 Hz su Pixel 5) e proprio quest’ultimo è quello che a distanza di tempo sta dando più problemi. Nella recensione vi avevamo parlato di buona omogeneità del display ma col passare delle settimane ha ceduto leggermente e ha iniziato a comparire un tinta verdastra quando portato a luminosità molto bassa. È il rovescio della medaglia degli Amoled, può capitare come no.

Altro piccolo neo di Pixel 5, ma che per alcuni potrebbe essere un vantaggio, è il sensore di impronte è collocato posteriormente mentre Zenfone 8 e Galaxy S21 lo hanno sotto al display. Nulla cambia in termini di reattività, velocità e precisione dello sblocco tutti si comportano similarmente con un buon funzionamento.

Tutti e 3 sono poi protetti contro acqua e polvere con certificazione IP68 mentre peculiarità di Asus Zenfone 8 sono la presenza della porta audio da 3,5 mm, del Led di notifica posto sul bordo inferiore e la Radio FM, seppur in Italia per legge questo non sia più possibile dal 31dicembre 2020, aspettiamoci di conseguenza una prossima disattivazione.

Prestazioni al vertice ma non per tutti

Fra i tre quello più deludente dal punto di vista delle prestazioni è logicamente Google Pixel 5 che, per una scelta dettata probabilmente dal voler contenere i consumi, ha processore Qualcomm Snapdragon 765G ovvero di fascia media. Questo non lo si nota tanto nell’utilizzo quotidiano, in quanto resta un ottimo processore, bensì quando gli viene richiesto di spingere maggiormente e quindi nei tempi di apertura di eventuali giochi pesanti oppure nei benchmark dove palesemente dimostra quasi la metà delle performance rispetto allo Snapdragon 888 di Zenfone 8 e l’Exynos 2100 di Galaxy S21.

Numericamente vince la competizione lo smartphone della casa taiwanese ma questo si riflette (come dicevo nella recensione) nelle temperature che raggiunge, più elevate e quasi insostenibili rispetto ad un più equilibrato S21 e un impassibile Pixel 5. Ecco, qui Asus dovrà per forza intervenire per calmierarle e tenere a bada questo processore.

Altre differenze specificatamente lato hardware sono la porta USB Type-C, solo 2.0 per Zenfone 8 che quindi non ha uscita video, 3.1 su Pixel 5 e 3.2 su Galaxy S21 e l’aspetto audio che è praticamente identico tra Zenfone 8 e S21, davvero di buona qualità con effetto stereo mentre su Pixel 5 c’è  lo speaker principale e poi un secondo speaker nonché quello utilizzato in chiamata a vibrazione, sotto al display, per cui la qualità in altoparlante è decisamente inferiore. Proprio sull’aspetto audio lo Zenfone 8 ha poi una gestione oculata lato software con anche la possibilità di migliorare la qualità in cuffia grazie alla collaborazione con DIRAC.

Da sottolineare poi anche la presenza di memorie solo UFS 2.1 su Pixel 5 mentre su Zenfone e Galaxy ben 3.1, in tutti i casi con tagli da 128 e 256 gb

Software: essenzialità, maturità e una buona via di mezzo

Samsung offre dalla sua una maturazione del software indubbiamente maggiore e un’impronta legata molto al mondo professionale tra la collaborazione con Microsoft con app e funzioni pre-installate anche per il collegamento col computer e la modalità Dex che consente di trasformare lo smartphone in un pc semplicemente collegandolo a un monitor e tv.

Pixel 5 invece è Android stock in tutta la sua essenzialità, pronto per essere arricchito di funzioni tramite il Google Play Store e questo è sia il suo pregio che il suo difetto, dipende dai punti di vista.

Zenfone 8 invece con la ZenUI 8.0 si colloca un po’ nel mezzo, stile android stock e qualche aggiunta interessante come il Game Genie per migliorare l’esperienza di gioco, Twin Apps per usare più account sulle varie applicazioni oppure optiflex per aumentare la velocità di apertura delle app o ancora nella batteria con la possibilità di gestire autonomamente come effettuare la ricarica per meglio conservarla nel tempo. Interessante poi il fatto anche che sia l’unico a poter registrare le chiamate, non solo fra i compatti ma praticamente sul mercato.

Insomma, ben diversi e penso che sia questo il principale punto su cui focalizzarsi per decidere un eventuale scelta fra loro, qui si gioca indubbiamente la partita più importante per cui dovrete capire quale per voi sia meglio, ovviamente potete vedere le specifiche recensioni per approfondire.

Aggiornamenti

In ambito aggiornamenti Google Pixel 5 li ricevete praticamente in tempo reale, a maggio verrà inoltre rilasciata anzi la prima Beta di Android 12. Samsung Galaxy S21 invece ricevete aggiornamenti rapidi e costanti, banalmente sono già arrivate le patch di sicurezza di maggio mentre Asus Zenfone 8 è sicuramente quello che ne esce peggio ma non per particolare demerito. Nel momento in cui scriviamo Zenfone 8 è fermo alle patch di sicurezza di marzo 2021 e Zenfone 7 e Zenfone 7 Pro hanno iniziato a ricevere Android 11 ufficiale a partire dal mese scorso. Difficile dire quanto sarà e continuerà a essere seria in futuro ma l’azienda ha spesso sottolineato l’obiettivo di migliorarsi su questo aspetto rivolgendosi a un pubblico più specializzato.

Fotocamere: nessuna al top, ma soddisfacenti

Google Pixel 5 e Samsung Galaxy S21 praticamente a parimerito, grande plauso al solito alla Google Camera che è capace di fare miracoli con un sensore decisamente vecchio. Samsung Galaxy S21 ha in più un teleobiettivo ibrido con ingrandimento 3x e paga lo scotto di non aver cambiato praticamente niente rispetto ai sensori fotografici di S20

Asus Zenfone 8 invece oltre ad avere sensori ottici non particolarmente recenti ha inoltre un software poco entusiasmante, i risultati comunque non sono da scartare, anzi in alcune situazioni si avvicina molto come resa agli altri due ma tra dettagli impastati e difficoltà nel gestire i contrasti mostra il fianco più spesso. Tutto però potrebbe ribaltarsi con una bella Gcam, in caso di novità ovviamente vi farò sapere.

Una cosa è sicuramente chiara, in tutti e tre i casi non siamo al vertice.

Nel dettaglio le fotocamere di cui dispongono sono:

  • Google Pixel 5:
    • 12.2 MP, f/1.7, 27mm (grandangolare), 1/2.55”, 1.4µm, dual pixel PDAF, OIS;
    • 16 MP, f/2.2, 107˚ (ultra grandangolare), 1.0µm;
  • Samsung Galaxy S21:
    • 12 MP, f/1.8, 26mm (grandangolare), 1/1.76″, 1.8µm, Dual Pixel PDAF, OIS;
    • 64 MP, f/2.0, 29mm (teleobiettivo), 1/1.72″, 0.8µm, PDAF, OIS, 1.1x zoom ottico, 3x hybrid zoom;
    • 12 MP, f/2.2, 13mm, 120˚ (ultra grandangolare), 1/2.55″ 1.4µm, Super Steady video;
  • Asus Zenfone 8:
    • 64 MP, f/1.8, 26mm (grandangolare), 1/1.73”, 0.8µm, PDAF, OIS;
      12 MP, f/2.2, 112˚, 14mm (ultra grandangolare), 1/2.55”, 1.4µm, dual pixel PDAF.

Batteria

In conclusione l’aspetto dell’autonomia dove chi fa meglio è indubbiamente Google Pixel 5, grazie a un processore poco energivoro e un ottimo lavoro di ottimizzazione software. Arriva infatti a coprire la giornata con anche 6 ore di display acceso contro le circa 5 ore di display acceso di Samsung Galaxy S21 e le 4 ore e 30 minuti di Asus Zenfone 8.

Tutti e tre hanno all’interno una batteria molto simile da 4000 mAh e la principale differenza tecnica è sulla velocità di ricarica: Pixel 5 in questo caso ne esce peggio con 18W, Galaxy S21 risponde con 25W mentre Zenfone 8 supporta 30W-

Riguardo invece la ricarica wireless, l’unico smartphone a non supportarla è Asus Zenfone 8.

Conclusione

In conclusione quale scegliere? La scelta dipende principalmente dall’aspetto software ma anche su tutte quelle peculiarità che i vari dispositivi hanno. Indubbiamente, per la sua maturità software, Samsung Galaxy S21 è preferibile in ambito lavorativo mentre Google Pixel 5 per essere pienamente supportato da Google che si traduce in aggiornamenti rapidi e repentini. Asus ha dalla sua alcune funzioni uniche come la Radio FM, la registrazione delle chiamate e le impostazioni su modalità e tempi di ricarica che strizzano l’occhio a chi è più attento a una durabilità nel tempo.

Potete acquistare Google Pixel 5 su Amazon.it a circa 600 Euro, sempre su Amazon anche Samsung Galaxy S21 a circa 650 Euro e infine Asus Zenfone 8 su Asus eShop a 619 Euro, lo store ufficiale dell’azienda.