Il fenomeno delle smartband sembra non avere confini, tanto che ormai se ne trovano di ogni tipo sul mercato e non è facile orientarsi per capire dove valga la pena fare l’acquisto.
Per questo, in vista del Natale, abbiamo pensato di selezionare le migliori 5 e raccontarvene in video tutti i pregi e i difetti.

La storia di questo contenuto inizia dalla seconda puntata del TTime, la nostra rubrica settimanale dedicata al confronto con i nostri lettori in una live su Facebook con Q&A, in cui abbiamo parlato proprio delle smartband e del loro utilizzo per le funzioni smart e sportive.
Si tratta quindi di un video realizzato per soddisfare le vostre richieste e ci piacerebbe ripetere l’esperienza anche su altri argomenti che usciranno dalle nostre chiacchierate all’ora del Tè (appuntamento ogni mercoledì alle 17 sulla nostra pagina Facebook).

Bando alle ciance, vi lasciamo al video e ad una breve presentazione delle smartband di cui abbiamo parlato.

Quale smartband comprare sotto i 30 euro?

5| Smart Bracelet i5 Plus

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Si piazza al quinto posto ma tenete presente che mette dietro di sè una sfilza non indifferente di altri concorrenti che non sono riusciti ad entrare nella top 5. Il suo codice è i5 Plus e lo troverete brandizzato con i nomi più strani, è sempre lui.

La qualità costruttiva non è eccellente, appare un po’ economica. L’ergonomia è buona grazie ad un cinturino morbido, solo leggermente rovinato da un sistema di aggancio importante e pesante. La capsula con i sensori è in plastica, con una copertura in vetro e touch screen.

Il pannello OLED è discreto, poco leggibile sotto la luce del sole ma in linea con i competitor. Ha il pregio di mostrare molto grandi i numeri dell’orario e le icone delle app che hanno generato notifiche, piccolo invece il testo che reca informazioni sul mittente di chiamate, messaggi e notifiche social.

Non ha il sensore di battito cardiaco e si ricarica direttamente via usb staccando la capsula dal bracciale, una caratteristica certamente utile perchè non ci obbliga a portarci dietro accessori aggiuntivi. Il lato negativo è la mancanza della resistenza all’acqua.
L’autonomia è di circa 4 giorni.

Purtroppo la zavorra di i5 Plus è rappresentata dal software, l’app Zeroner è poco curata rispetto ai rivali e con qualche bug. Le funzionalità sono quelle standard di rilevamento dei passi, del sonno e push di alcune applicazioni. A tal proposito sottolineiamo la bontà del motore di vibrazione, impossibile non accorgersi di una notifica in arrivo.
Buona anche la precisione del conteggio dei passi, peccato per una grafica obsoleta e funzionalità scarne.

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4| Sony Smartband SWR10

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La più anziana del gruppo ma può godere della consueta qualità costruttiva dei prodotti Sony, che rimane sempre un big dell’elettronica anche in questi accessori.

La band è semplicissima ma ha una qualità costruttiva sopraffina. Ha certificazione IP58 per la resistenza ad acqua e polvere ed è formata da una capsula leggerissima con 3 piccoli led bianchi e un bracciale morbido ed ergonomico.
Al polso vi scorderete di averla tanto è leggera, l’altro motivo per cui ve la dimenticherete è che non ha funzionalità particolari a parte l’attivazione dei 3 LED insieme alla vibrazione al ricevimento di una notifica.

Tutto è demandato al software che si compone di due app,  “Sony Smart Connect” e “Life Log“. La prima si occupa del controllo della smartband, accoppiamento, attivazione della sveglia e delle notifiche, funzioni di controllo del lettore multimediale e fotocamera (compatibile solo con i device Sony).
Importante sottolineare che per accoppiare la band è necessario che il vostro smartphone sia dotato di NFC. L’autonomia è di circa 6 giorni.

Life Log è il contenitore di tutti i dati di movimento e sonno catturati dal sensore, oltre a ciò fornisce statistiche su tutto ciò che facciamo nella nostra vita che possa in qualche modo essere captato dalla smarband o dal vostro smartphone.
Potrete poi impostare obiettivi e attivare funzioni di coaching, insomma certamente il software più avanzato tra tutti quelli che vi proponiamo in questa guida.

Perchè non è salita sul podio? Principalmente per la mancanza del sensore di battito cardiaco, per un costo leggermente elevato rispetto agli altri wearable e perchè l’app Smart Connect ci ha dato non pochi problemi di connessione con molti dei nostri device, oltre a consumare davvero troppa batteria dello smartphone su cui è installata.

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3| Misfit Flash

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L’unico prodotto di Misfit proposto sotto i 30 euro ma che può godere dello stesso ecosistema ricco dei suoi fratelli maggiori.

Misfit è uno dei grandi nomi del panorama wearable non a caso, il Flash è la semplificazione estrema di ciò che può offrire una fitness band.
Il cinturino in plastica gommata, inizialmente molto rigido ma confortevole e più morbido dopo alcuni giorni. In confezione troverete anche un accessorio dello stesso materiale che permette di ancorare la capsula in qualunque posto lo desideriate, come se fosse una clip.

La capsula con i sensori è rotonda, contiene una batteria a bottone della durata di almento 6 mesi, un accelerometro ed un tasto. Sulla parte frontale sono incastonati 12 LED rossi posizionati in circolo come ad indicare le ore di un orologio.  Questi potranno illuminarsi mostrando l’ora e la percentuale di completamento dell’obiettivo.

Non c’è vibrazione ma il terminale è resistente all’acqua fino a 30 metri di profondità.

Il pregio principale di Misfit è l’applicazione estremamente curata, molto precisa nelle rilevazioni e ricca di informazioni e statistiche. Si tratta di una fitness band vera e propria, non permette il push delle notifiche ma è completamente incentrata sui movimenti di chi la indossa.
Ci è piaciuta la modalità di corsa, in cui la precisione è ottima se attacchiamo il Flash alla scarpa tramite l’apposita clip.

L’essenzialità e la cura di questo prodotto sono riuscite a convincerci, nonostante disponga di meno funzionalità rispetto ai rivali.

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2| ID 107 Plus

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Questo è solo il codice identificativo, poi la troverete con i nomi più disparati dati dalle case che scelgono il modello per la brandizzazione.

Non è particolarmente bella da vedere e nemmeno così comoda da indossare. Infatti la capsula è totalmente in plastica, non resistente all’acqua, mentre il cinturino in gomma ha un aggancio grossolano e pesante ( di certo non la perderete) oltre ad essere un po’ rigido.

Nonostate ciò le dimensioni sono ideali, lo schermo OLED è più visibile e definito dei competitor, la vibrazione è ben calibrata ma soprattutto ci sono un sensore di battito cardiaco e tante funzionalità extra.
In altre parole è l’unica smart band che si avvicina alla vincitrice di questo confronto per completezza.

Il software è completo, l’app si chiama “Very Fit 2.0” ed è curata nella grafica e chiara nelle impostazioni. Possiamo ricevere notifiche da chiamate, messaggi e principali app di messaggistica e social, per ogni funzione possiamo regolare vari parametri per adattarla meglio alle nostre esigenze.

Il rilevamento del battito cardiaco ha una precisione accettabile, anche se ovviamente non è paragonabile a strumenti appositamente studiati per lo scopo.

Attendibili le stime sui passi e sul sonno, manca solo una funzione dedicata alla corsa che verrà accorpata ai passi effettuati. Di questa smarband ci è piaciuta la completezza e il fatto che in generale non abbiamo mai riscontrato problemi di connessione o malfunzionamenti dell’applicazione, apprezzabile anche il fatto che non saremo obbligati a creare un account per accedere all’applicazione.

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1| Xiaomi Mi Band 2

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Un piccolo capolavoro di Xiaomi, dopo il successo della Mi Band 1. Quest’anno la casa cinese ha esagerato, con uno schermo OLED, un tasto soft-touch e un vetro gorilla glass che le donano un aspetto casual ma elegante, trovate qui la nostra recensione completa.

E’ la migliore sulla maggior parte dei comparti, in primis una qualità costruttiva eccelsa. E’ resistente all’acqua con certificazione IP68, ha un sensore di battito cardiaco e un deciso motore di vibrazione. Il tutto con una autonomia di almeno 15/20 giorni con tutte le funzioni attivate.

Se dal lato costruttivo supera gli avversari senza stracciarli, il software è invece su un livello decisamente superiore.
L’app stock MiFit è sufficientemente completa, permette di assegnare fino a 5 applicazioni per le notifiche, consente di gestire la misurazione manuale del battito cardiaco e consultare le precise statistiche sui passi e sul sonno.

La versione beta della stessa app permette anche di avviare una modalità “corsa”, che combina i dati GPS dello smartphone accoppiato con quelli del battito cardiaco e dei passi rilevati dalla Mi Band 2.

Il vero punto di forza di questo terminale è offerto dalle numerose app di terze parti disponibili sul Play Store, come “Notify e Fitness for MiBand” che aggiungono tante funzionalità, tra cui rilevamento continuo del battito, notifiche personalizzate per tutte le app, sveglia intelligente e tanto altro.

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