Samsung ha reso noto nella serata di domenica di aver deciso di interrompere temporaneamente la collaborazione con una delle sue aziende fornitrici accusata di sfruttare il lavoro minorile.

La mossa del produttore coreano arriva a distanza di tre giorni dalla pubblicazione. da parte di un gruppo di attivisti. di un report che traccia un quadro allarmante sulle condizioni di alcuni bambini costretti a lavorare nello stabilimento della Shinyang Electronics di Dongguan, in Cina, per 11 ore al giorno, tutta la settimana e senza straordinari.

Stando a quanto emerso, nella fabbrica in questione sarebbero diverse le violazioni dei diritti dei lavoratori, dalla mancanza delle minime misure di sicurezza agli eccessivi straordinari, per non parlare delle condizioni di vita disagiate.

Samsung si è così trovata costretta ad avviare un’inchiesta sull’effettiva situazione dello stabilimento della Shinyang Electronics, appurando la veridicità di quanto denunciato e decidendo di sospendere temporaneamente ogni rapporto con tale azienda.

Non è questa la prima volta che Samsung viene associata in maniera indiretta allo sfruttamento del lavoro minorile ed il colosso coreano ha così deciso di lanciare un messaggio chiaro: tolleranza zero per chi utilizza ragazzini nei propri stabilimenti.

Nella speranza che a Samsung si associno anche gli altri produttori e che le condizioni dei lavoratori asiatici possano migliorare concretamente.

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