Samsung, purtroppo per lei, si è trovata a dover confermare le previsioni di bilancio del Q3 pubblicate qualche giorno fa ribadendo un -30% rispetto al trimestre precedente e facendo segnare il minimo storico degli ultimi due anni.

La divisione mobile è riuscita a generare profitti per 4,6 miliardi di dollari americani rispetto ai 6,4 fatti registrare nel trimestre precedente. Non andava così male dal 2008, quando ancora non poteva contare sul settore degli smartphone.

La causa, ovviamente, è il ritiro dalla vendita e dalla produzione del Samsung Galaxy Note 7 dovuta alle esplosioni delle batterie, ma Samsung sembra essere già prontissima a risolvere il problema definitivamente per evitare che si possa ripetere.

Ha annunciato, infatti, che ha esteso la sua indagine ad ogni componente e aspetto del Samsung Galaxy Note 7 per poter individuare la causa delle esplosioni delle batterie, dato che ci sono possibilità che il difetto sia localizzato altrove.

Inoltre, apporterà dei cambiamenti significativi al processo di controllo di qualità dei suoi prodotti con il solo scopo di impedire che quanto accaduto con il Samsung Galaxy Note 7 si possa ripetere e che la fiducia dei consumatori possa essere di nuovo messa a rischio.

Samsung, comunque, non si è fatta trovare impreparata e continuerà a produrre alti volumi di Samsung Galaxy S7 e Galaxy S7 Edge, poiché li vede ancora come le prime alternative al Samsung Galaxy Note 7. E secondo gli analisti è così, dato che il 70% degli ex-possessori del Phablet vorrebbe restare in Samsung proprio con un Samsung Galaxy S7.

Comunque, nonostante tutto, la commercializzazione del Samsung Gear S3, prevista per il mese prossimo, non è a rischio e Samsung è ancora l’azienda leader del mercato per spedizioni di smartphone ed è riuscita a fare meglio di Apple e Huawei nel Q3 secondo gli ultimi dati di IDC.