“Lettore nello schermo si, lettore nello schermo no”, potrebbe essere il testo di una versione rivisitata di una nota canzone degli Elio e le storie tese, invece a quanto pare è la situazione di Samsung Galaxy Note 9. Da tempo Samsung è al lavoro per riuscire a integrare il lettore di impronte al di sotto del display, una soluzione che avrebbe dovuto debuttare con Samsung Galaxy S8 e che ha portato all’inconsueto posizionamento del lettore di impronte posteriore.

Dopo numerosi rinvii sembra però che sia arrivato il momento del debutto per la soluzione affidabile da tempo cercata da Samsung. Secondo quanto riporta il quotidiano The Korea Herald, Samsung Display avrebbe presentato tre o quattro diverse soluzioni al problema e le parti starebbero seriamente prendendo in considerazione l’idea di adottare una delle soluzioni.

Secondo la testata asiatica il ritardo nella finalizzazione del design del nuovo flagship sarebbe dovuto proprio alla necessita di definire una componente fondamentale, come la possibilità di integrare il lettore di impronte nello schermo. Samsung Galaxy Note 9 sarebbe il candidato perfetto per mostrare al mondo le capacità di Samsung, in grado di offrire soluzioni più affidabili e sicure rispetto a quelle presentate negli ultimi mesi dai produttori cinesi.

Nonostante tutto Samsung Display avrebbe ancora il tempo necessari al miglioramento della tecnologia, che se utilizzata permetterebbe alla compagnia madre di avere a disposizione maggior spazio per aumentare la capacità della batteria, cosa che non è stata possibile, ad esempio con i nuovi Samsung Galaxy S9Samsung Galaxy S9 Plus.

La tecnologia avrebbe già attirato l’attenzione di alcuni produttori cinesi di smartphone, interessati a una soluzione più affidabile di quella sviluppata da Synaptics e che ha debuttato da poco sugli smartphone Vivo. Nonostante la tecnologia di riconoscimento del volto sia più economica, l’adozione del lettore di impronte nel display potrebbe risolvere parecchi problemi di spazio, portando magari all’abbandono dei notch che a quanto pare hanno pochi estimatori tra gli utenti finali.

Tutto questo discorso va comunque analizzato alla luce di quanto affermato il mese scorso al MWC 2018 da DJ Koh, CEO  della divisione smartphone di Samsung, secondo cui il gruppo sud coreano non avrebbe intenzione di adottare tecnologie non ancora mature solo per contrastare i produttori cinesi. Di certo, dopo il colossale fiasco di Samsung Galaxy Note 7 il produttore non può permettersi alcun passo falso con Samsung Galaxy Note 9.

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